Tornano al paese per le vacanze, gli bruciano le auto
Protagonisti un imprenditore edile gelese, suo padre e il cognato. In una notte hanno bruciato le loro auto e una moto
Tornano a Gela per passare le vacanze nel paese natale ma in una notte ignoti danno fuoco a due auto e una moto della loro famiglia. E’ successo nel corso della notte tra mercoledì e giovedì, all’imprenditore ventinovenne Emanuele Zarba, residente a Busto, che si è visto bruciare la sua Lancia Y. Le fiamme hanno anche colpito la fiat Punto di Angelo Liuzza, cognato di Zarba e residente a Magnago, infine le fiamme hanno distrutto anche la moto di Rocco Zarba, padre di Emanuele. Le vittime degli attentati, sentite dagli agenti della polizia e dai carabinieri, non hanno saputo fornire dettagli importanti: non avrebbero, infatti, subito alcuna minaccia.
Gli incendi come forma di intimidazione, comunque, non sono una novità a Gela (come, in misura minore, a Busto Arsizio) e il fatto che siano stati bruciati tre mezzi di una stessa famiglia fa pensare ad una strategia delle organizzazioni criminali mafiose. Proprio a Busto, infatti, solo pochi mesi fa è stata portata a termine l’operazione Tetragona che ha portato dietro le sbarre decine di persone tra le province di Varese e Gela. Da non sottovalutare, infine, il ruolo del pentito siculo-bustocco Rosario Vizzini che ha anche fatto ritrovare il corpo di Salvatore D’Aleo della cui morte si è anche autoaccusato insieme ad altre due persone.
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