Spesa più cara per i cittadini lombardi
L’indagine della Camera di Commercio parla chiaro: in Lombardia i prezzi degli alimentari aumentano in un anno del 1,4%. In controtendenza Brescia
Il carrello della spesa in Lombardia costa mediamente 27 euro in più rispetto all’anno scorso. E’ quanto emerge dalla rilevazione dei prezzi di alcuni beni e servizi di largo consumo a Monza realizzata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza, con il coordinamento scientifico di Ref-Ricerche per l’economia e la finanza.
Si stima infatti che i
La provincia protagonista dei rincari è Lodi, in cui si registrano incrementi per un 3,3%, mentre la sua controparte, Como ha subito un rincaro solo, si fa per dire, dello 0,5%, il capoluogo regionale si colloca invece oltre la metà della classifica, con rialzi che toccano il 2,4%. I grandi distributori tuttavia non stanno a guardare impotenti. Sono in aumento infatti le promozioni agli scaffali e le carte fedeltà, con cui, ha stimato la stessa Camera, si riesce a risparmiare fino al 24% sul prezzo globale del carrello. La stessa indagine rivela che nella nostra regione le tendenze dei prezzi di bar e ristoranti sono in linea con quelli della grande distribuzione, e con il costo dei servizi. Una cena in pizzeria con gli amici costa fino a 10, 50 euro nella nostra provincia, pari ad un aumento del 6,4% rispetto allo scorso anno. Va un po’ meglio nelle altre provincie, dove si registrano aumenti dal 5,4% (Monza e Brianza) allo 0,5% (Milano, dove però il costo aumenta da 10,00€ a 10,05€). Dato anomalo rispetto alla media di aumenti nell’intera regione (2,2%) è quello registrato nella provincia di Brescia che passa da 7,68€ a 7,34€, facendo così registrare una decrescita del prezzo del 4,4%.
E per chi decidesse di concedersi solo un caffè al bar, deve comunque mettere in bilancio uno scontrino più salato. Si stima infatti, nell’intera regione un rialzo dei prezzi del 2,7%. Capitale del rincaro stavolta è Milano, dove un caffè costa in media 90 centesimi, rispetto agli 86 dello scorso anno. Dati confortanti arrivano ancora una volta dalla provincia di Como che i prezzi dell’amato espresso a 83 centesimi, come l’anno scorso. L’altra provincia che non subisce rincari è quella di Cremona, dove la pausa caffè continua a costare un euro tondo.
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