Concilia? Dipende! I tempi della famiglia e quelli del lavoro

Se ne parla a Ville Ponti, lunedì 7 marzo dalle ore 17.15: organizza il Gruppo Donne Impresa di Confartigianato Varese

Lavorare in proprio può rappresentare un vantaggio: l’attività (spesso) a pochi passi dall’abitazione, la possibilità di organizzare il proprio orario in base agli impegni familiari, il potersi allontanare all’occorrenza per brevi momenti dall’attività lavorativa. Certo l’autonomia comporta anche un impegno extra, soprattutto all’avvicinarsi di consegne e scadenze, e spesso si deve sacrificare la propria vita privata.
 
Come mettere d’accordo lavoro e famiglia? Madre o manager? Se ne parlerà: lunedì 7 marzo alle 17.15 nella villa Napoleonica del centro congressi di Ville Ponti. Organizza il Gruppo Donne Impresa di Confartigianato Varese. Relatori Giorgio Merletti (presidente Confartigianato Imprese Varese e Confartigianato Lombardia), Irene Cotis (presidente Gruppo Donne Impresa Confartigianato Varese), Eliana Minelli (docente di Organizzazione aziendale e Gestione del personale alla LIUC di Castellanza), Francesca Zajczyk (docente di Sociologia Urbana all’Università Milano-Bicocca), Daniela Gregorio (responsabile progetto IReR) e Roberto Genovese (Area Manager Nord Ovest Artigiancassa).  
 
In fatto di conciliazione, ciò che crea maggiori problemi nell’organizzazione della vita famigliare e dei ritmi lavorativi sono la cura degli anziani e quella dei figli. Badanti, colf, baby-sitter incidono notevolmente sui bilanci dei nuclei familiari. Così risulta che chi può contare sull’appoggio dei familiari è notevolmente avvantaggiato nel trovare un accordo tra la carriera e figli e marito.
 
Se le tasse sono troppe, e se il tempo è sempre troppo poco, si guarda alla cooperazione con la sfera pubblica e con quella privata: servono strutture. A maggior ragione asili vicini – o addirittura inglobati – all’impresa o una sorta di “albo” di baby-sitting al quale riferirsi nei momenti d’urgenza.
 
Lunedì 7, a Ville Ponti, si parlerà di tutto questo: con qualche dato, poca teoria e alcune provocazioni. Perché le docenti presenti al convegno dicono che “gli strumenti ci sono, ma alcune volte non li si conosce o non si sa come poterli utilizzare al meglio”. Il problema, questo è certo, esiste. Sino a dover pensare seriamente alla maternità: alcune donne decidono di non avere figli perché pensano che famiglia e lavoro siano due cose che proprio non si possono conciliare.  
 
Le domande arriveranno puntuali: si deve pensare ad una “rete” tra imprenditrici e comuni della provincia di Varese? Sviluppare progetti tra imprese e PA? Sino ad ora il Gruppo Donne di Confartigianato Imprese Varese nutre una sola certezza: le donne-imprenditrici non vogliono “conciliare” ma decidere con le istituzioni. Non subire le possibili soluzioni, ma arrivarci insieme.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Marzo 2011
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