Lo stadio come la fabbrica: i giocatori della Pro Patria “occupano”
Dopo lo sfratto dei giocatori e di fronte a mesi di immobilismo, si adotta una forma di resistenza clamorosa, con l'appoggio dei tifosi: dormiranno allo Speroni
Lo Speroni da domani, dopo l’allenamento, sarà "okkupato". È questa alla fine, come trapelato nelle ultime convulse ore, la scelta di squadra e tifosi, estrema e inedita, di fronte a una situazione societaria gravissima e che non sembra accennare a sbloccarsi. "Brande, coperte, catene e elucchetti" sono le prime richieste della tifoseria per "organizzare" l’occupazione da parte di Novelli e squadra.
La decisione è giunta nel tardo pomeriggio, dopo l’allenamento dei ragazzi di un cupo mister e la consultazione sul da farsi. Il martedì della temutissima visita della Covisoc, intanto, è passato senza che i revisori si facessero vedere: l’amministratore unico Massimo Pattoni avrebbe ottenuto, tenuto conto del passaggio di proprietà avvenuto a inizio anno, una settimana di rinvio. Nella quale, però, i libri contabili dovranno riapparire in sede, se è vero, come diceva venerdì il segretario generale Iodice, che attualmente della contabilità societaria non c’è traccia.
Saranno dunque i giocatori stessi, tecnico in testa, e i tifosi duri e puri, quelli, davvero, con "la tigre nel cuore", a presidiare simbolicamente e fisicamente lo stadio, di proprietà comunale. E se davvero la proposta, come sembra, verrà messa in atto, c’è da scommettere che da nessuna parte si cercherà lo scontro, perchè l’obiettivo è farsi vedere e sentire per la salvezza di novant’anni di calcio che hanno portato il nome di Busto Arsizio in giro per l’Italia, gloriosamente ai tempi del calcio eroico e dei match con le "grandi", un po’ meno nei decenni recenti, ma sempre con dignità e tanta passione sugli spalti e in campo.
Il Comunicato dell’Aurora Pro Patria
«Lo staff tecnico, i calciatori, lo staff sanitario, i magazzinieri, tutti della Aurora Pro Patria all’esito delle vane e molteplici rassicurazioni, delle quali si è fatta vanto l’attuale proprietà unitamente alle istituzioni cittadine, in considerazione delle gravissime difficoltà che quotidianamente continuano ad attanagliare i collaboratori ed i calciatori, questi ultimi oggi 22 febbraio sfrattati dalle loro abitazioni e senza la possibilità di approvigionarsi dei pasti quotidiani, hanno deciso di protestare fermamente contro diffatto singolare immobilismo, occupando in pianta stabile con letti di fortuna i locali dello stadio Speroni di Busto Arsizio a partire da domani 23 febbraio c.m. contrastando fermamente opposte volontà tese a dissuadere i sottoscritti dalla manifestata azione di protesta e impedendo rigorosamente l’accesso all’impianto sportivo a persone estranee al gruppo che da sempre sono apparse insensibili alle gravissime problematiche quotidiane.
Sarà consentito l’accesso esclusivamente ai tifosi ed ai mass media che sono sempre stati vicino alla squadra e che si prodigheranno in futuro per alleviare le soffrenze».
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