Scuole o palasport: Ats Insubria pianifica la maxi vaccinazione contro il Covid
In attesa della decisione dell'EMA sui vaccini contro il SarsCoV2, si ipotizzano scenari per la vaccinazione che si svolgerà l'anno prossimo
Non si sa ancora come né quando, ma si studiano gli scenari per non farsi trovare impreparati.
L’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ha annunciato che sono stati individuati 66 siti per lo stoccaggio dei vaccini contro il sarsCoV2. L’arrivo potrebbe avvenire già dal prossimo mese di gennaio anche se pende ancora il giudizio dell’EMA (European Medicine Agency) sui prodotti in circolazione.
« In provincia di Varese le due Asst hanno frigoriferi che potrebbero mantenere i vaccini Pfizer alla temperatura di meno 75 gradi richiesta – spiega il dottor Giuseppe Catanoso direttore sanitario di Ats Insubria – Come poi verrà organizzata la campagna e con quali scadenze non è ancora definito. Sicuramente i primi a essere sottoposti a vaccino saranno i sanitari e tutto il personale degli ospedali, poi si passerà ai dipendenti delle case di riposo e quindi tutte le persone fragili. Solo il vaccino Pfizer richiede una modalità di stoccaggio a temperature molto basse, per gli altri è più semplice la raccolta e la distribuzione.
Se la campagna partirà nei mesi più caldi si potrà pensare anche a spazi all’aperto o a modalità drive trough. Ci stiamo comunque preparando andando a visitare luoghi anche su segnalazione dei sindaci che mettono a disposizione palasport o scuole molto ampie. Per ora stiamo ipotizzando vari scenari che attueremo non appena avremo notizie certe».
Al momento Ats Insubria lavora per implementare la capacità del territorio di dare risposte rapide di diagnosi e cura: già 200 medici di medicina generale, nei territori varesino e comasco, hanno dato disponibilità a effettuare i test rapidi mentre rimane ancora operativa la rete dei tamponi di Ats con la sola esclusione di via Rossi.
Si avviano i Centri territoriali Covid che le due Asst Sette Laghi e Valle Olona stanno organizzando per permettere una presa in carico veloce dei pazienti con sintomatologia respiratoria simil Covid per una diagnosi accurata e l’invio, se è il caso, in ospedale.
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