Il bidoncino dell’indifferenziato in provincia c’è già e funziona: “Un incentivo a ottimizzare gli scarti”
A breve Cassano Magnago consegnerà ai cittadini un bidone dotato di microchip. Un sistema che a Cardano al Campo esiste da alcuni anni e riscuote ora un consenso bipartisan
 
																			
                        
						
						
						
						«Ad aprile introdurremo il bidoncino rintracciabile» ha annunciato pochi giorni fa il sindaco di Cassano Magnago Nicola Poliseno. Un sistema nuovo che mette in ballo alcune questioni, sulla sua efficacia e sui suoi possibili risvolti negativi.
Ma non è una novità in provincia di Varese. Sono diversi i comuni dove il sistema è già in vigore: nei comuni della “Convenzione rifiuti di Sesto Calende” (33 paesi, per un totale di 130 mila abitanti); a Samarate, a Lonate Pozzolo, a Cardano al Campo. E proprio qui, nel comune a metà strada tra Gallarate e l’aeroporto di Malpensa, la “mastella”, dopo un iniziale scetticismo, sembra stare dando i risultati sperati ed è ben vista da tutte le parti politiche.
Dubbi iniziali, ma la mastella funziona
Introdotta nel 2018 dall’amministrazione Bellora, era stata accolta a Cardano da qualche dubbio. I timori principali riguardavano il possibile aumento dei rifiuti abbandonati e un aumento dei costi. Ma già nella campagna elettorale del 2019 tutti e tre i candidati concordavano nell’efficacia della mastella ed erano d’accordo nel suo mantenimento. E ha avuto effetti positivi sulla raccolta differenziata: Cardano al Campo ha raggiunto – secondo i dati di Legambiente – l’86,2% di differenziata, tra i comuni più virtuosi e “ricicloni” della provincia.
Lo scopo principale della mastella è invitare le persone a buttare i rifiuti nel sacco giusto, riempiendo il meno possibile il sacco dell’indifferenziata. «È un sistema efficiente – ha commentato il sindaco Maurizio Colombo – che incentiva i cittadini a ottimizzare e ridurre gli scarti. I cardanesi si stanno abituando».
A due anni dall’introduzione non pare siano aumentati gli atti di inciviltà e i rifiuti abbandonati nei boschi. «L’inciviltà c’è, purtroppo – afferma il sindaco -, ma fa parte dell’ineducazione civica di alcune (poche) persone. Nella grande maggioranza dei casi però i cardanesi si sono dimostrati attenti e rispettosi delle regole. Da quando sono in carica non abbiamo notato un numero preoccupante di abbandoni di rifiuti».
È un sistema che va ancora potenziato, come dichiarato da Colombo e dall’assessore preposto, Meri Suriano: «Il prossimo step sarà lavorare sul sistema informatico che serve a gestire la mastella, che ci aiuterà a monitorare meglio la raccolta e che potrà fare abbassare i costi per la collettività».
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