Gioeubia in valle Olona, tra risotti online, lanterne cinesi e attese per il 2022
Ecco dove si festeggerà ugualmente la Gioeübia in valle Olona, fra cene social, lanterne cinesi e fantocci casalinghi

Chi festeggerà ugualmente, chi invece vedrà arrivare sul calendario l’ultimo giovedì del mese e sentirà la nostalgia per una tradizione quest’anno purtroppo non perpetuata.
La Gioeubia arriva e, mai come in questo inizio 2021, ci sarebbe stato bisogno di bruciare i malanni e le sfortune, guardando il falò con ottimismo, ma le disposizioni anti-Covid si frappongono ai festeggiamenti.
Mentre a Busto Arsizio si è pensato di organizzare ugualmente il falò con modalità differenti e nella zona del Gallaratese si è ragionato su alcune alternative, in valle Olona nella maggior parte dei paesi non ci sarà nulla di ufficiale, con qualche eccezione.
A Solbiate Olona, ad esempio, avremo tante piccole Gioeübie casalinghe grazie all’input della Pro loco, che ha invitato le famiglie a realizzare il loro personalissimo fantoccio.
Questo il messaggio dell’associazione:
“Il FALO’ DELLA GIOEUBIA è una tradizione…
Mica vorrete, PROPRIO QUEST’ANNO, non bruciare i “pensieri brutti” del 2020, vero!?!?!
Quindi all’opera, tutti insieme!
Prendi un foglio, disegna la tua Gioeubia (o stampa quella che alleghiamo e colorala) e scrivici tutt’intorno le “cose brutte” che vuoi eliminare del 2020, come se fosse una lettera, coinvolgi e divertiti anche con i tuoi bimbi: ognuno può fare la sua Gioeubia! Giovedì 28 gennaio, alle ore 21, brucia il tuo foglietto nel camino, nella stufa, sul balcone, etc (IN TOTALE SICUREZZA! solo Adulti!!!)
(puoi anche tagliuzzare, stracciare, accartocciare la tua Gioeubia invece di bruciarla… il gesto importante della tradizione è il “buttare via le cose brutte dell’anno precedente” per una nuova primavera e rinascita!)
Condividi il tuo “mini-falò” sulla pagina Facebook di Pro Loco Solbiate Olona e/o crea la tua Storia su Instagram, taggando @prolocosolbiateolona”.
Oltre a questo l’associazione ha chiesto ai solbiatesi di cimentarsi a cucinare il tradizionale risotto con la luganega, in modo da condividere, seppur a distanza e solo sui social, la tradizionale cena.
Menù differente a Gorla Maggiore, dove la Pro giovani cucinerà polenta e bruscitt, attivando il servizio di consegna a domicilio per tutto il paese. Il falò sarà invece sostituito da tante lanterne cinesi bio, che dovrebbero essere distribuite insieme alla cena.
L’iniziativa, una volta sponsorizzata, ha iniziato però a creare qualche malumore sui social: le lanterne cinesi sono infatti state criticate perché, secondo alcuni, sarebbero pericolose e inquinanti. L’associazione ha recepito le critiche, assicurando che si procederà con questa tipologia di festeggiamento solo se arriveranno tutte le necessarie autorizzazioni.
Gioeübia festeggiata o solo ricordata, ovunque resta però il rimpianto per il tradizionale ritrovo in piazza al profumo di vin brulè, dove in tanti affrontavamo il freddo della sera del mese di gennaio in attesa del tepore del fuoco e delle speranze legate a questa bella tradizione.
In tutti i comuni del territorio si guarda al nuovo anno con l’augurio di tornare a incontrarci e rivivere questi momenti, bruciando via malanni e sfortune.
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