Grotta Remeron, basta con le falsità
Il Comune interviene per spiegare l'iter e gli investimenti fatti per illuminare la grotta, patrimonio non solo del Comune, ma di tutta la provincia
Spettabile redazione,
l’amministrazione comunale di Comerio smentisce la notizia pubblicata nel vostro portale
dal titolo “Grotta Remeron a caro prezzo per il Comune di Comerio” a firma del signor Stefano Gamberoni.
La seduta consigliare alla quale il sig. Gamberoni fa riferimento, stanziava sì 42.000 € per
l’acquisto dei materiali ma a seguito di una entrata di pari importo in forma di contributo da
parte dell’Ente Parco Campo dei Fiori al Comune di Comerio. Se lo stesso signore avesse poi partecipato con attenzione ai successivi Consigli Comunali o si fosse preoccupato di informarsi correttamente presso l’Ufficio Tecnico, avrebbe constatato che il Parco Campo dei Fiori accorpava in un unico progetto da lui interamente gestito e finanziato l’acquisto dei materiali e dei lavori di scavo e di posa. Pertanto nessuna uscita dal bilancio comunale di Comerio per l’elettrificazione della grotta Remeron al di là ovviamente dei costi di allacciamento alla rete ENEL. Per ulteriore chiarezza si specifica che Comune di Comerio ha speso 8.000 € per l’acquisto di circa 10.000 mq di terreni in pertinenza alla grotta finanziandoli con la vendita di una piccola residua area di proprietà non destinabile ad altri scopi in frazione Muro.
Per quanto riguarda le altre considerazione del sig. Stefano Gamberoni apparse copiose
nell’articolo in oggetto, l’Amministrazione Comunale di Comerio condivide la posizione espressa nella risposta del presidente dell’Associazione Amici della Grotta Remeron, avendo con tale associazione e con l’Ente Parco valutato ogni possibile alternativa interna ed esterna alla cavità.
Dichiarazioni come la cicatrice nel bosco e altre descrizioni pittoresche appaiono sconcertanti se si pensa che il lavoro è stato condotto dall’Ente preposto alla salvaguardia ambientale del Parco stesso e che il tracciato ha seguito la sede della carrozzabile (non un sentiero!) che porta alla grotta Remeron.
A fronte di quanto detto invitiamo il sig Stefano Gamberoni a non rilasciare pubbliche dichiarazioni mendaci e colme di pressapochismo in nome di una informazione corretta dovuta al cittadino, al portale che ci ospita e del rispetto verso gli Enti finanziatori e gestori della grotta Remeron.
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