“Tutto esaurito” per la serata sul Papilloma Virus
La conferenza informativa aperta al pubblico organizzata dalle Unità Operativa di Pediatria e di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale di Tradate ha riscosso un grande successo di pubblico
“Tutto esaurito” a Villa Truffini a Tradate per la serata dedicata all’apertura di un ambulatorio per la vaccinazione contro l’Hpv, il papilloma virus umano che può causare il tumore del collo dell’utero. Centocinquanta persone hanno partecipato alla conferenza aperta alla cittadinanza dal titolo “Vaccinazione anti papilloma virus: prevenzione del carcinoma del collo dell’utero”, organizzata dalle Unità Operative di Pediatria e di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Tradate.
Un’occasione per fornire ai cittadini preziose informazioni, ma anche per toccare con mano quanto l’ospedale di Tradate si sia schierato in prima linea nella lotta nella lotta a questo tipo di carcinoma che in Italia colpisce 3.500 donne ogni anno (1.500 i decessi) e provoca anche una serie di patologie quali i condilomi (piccole escrescenze benigne che si formano sugli organi sessuali femminili e maschili). Da metà settembre, infatti, è stato avviato in ospedale il Centro Vaccinale, articolato in due ambulatori: uno in Pediatria, dedicato alle ragazze dai 13 ai 18 anni, l’altro in Ginecologia e rivolto alle donne dai 18 ai 45 anni. Per accedere al servizio vaccinale non è necessaria l’impegnativa del medico di Medicina Generale e si prenota il primo appuntamento presso il Cup ospedaliero.
L’evento, che ha ottenuto il patrocinio del Comune, della Asl di Varese e della fondazione “G. Lorenzini” di Milano, è stato aperto dalle autorità del territorio. L’assessore comunale alla Sanità Giuseppe Bonasso ha dato il via alla serata portando anche i saluti del sindaco Stefano Candiani, seguito dalla dott.ssa Franca Sambo dell’Asl, dal direttore generale dell’azienda ospedaliera Pietro Zoia, che ha sottolineato l’impegno aziendale e ospedaliero su questo fronte, e dal direttore sanitario aziendale Brunella Mazzei alla presenza anche del vicepresidente della Commissione Consiliare Sanità Ospedaliera Danilo D’Arcangelo.
La serata, moderata da Giovanni Montrasio, direttore del Dipartimento Materno-Infantile aziendale, è proseguita con l’intervento di Alberto Lombardi, coordinatore Scientifico Fondazione “G. Lorenzini”, che ha evidenziato alcuni aspetti di farmaco economia e ha parlato dell’efficacia e della sicurezza del vaccino.
Anna Seveso, dirigente medico dell’U.O. di Ostetricia e Ginecologia, invece, ha tenuto una dettagliata relazione sul virus hpv e sulle patologie correlate. Infine, Anna Bussolini, Responsabile U.O. Pediatria, e Arturo Spadea, responsabile dell’U.O. Ostetricia e Ginecologia, hanno spiegato il funzionamento del Centro Vaccinale.
Il Centro Vaccinale
Come si accennava, nel presidio di piazzale Zanaboni è stato attivato da qualche giorno il Centro Vaccinale. Dal 2010, infatti, la Regione Lombardia ha autorizzato le strutture ospedaliere a effettuare la vaccinazione anti HPV (papilloma virus umano) a un prezzo agevolato, a carico della richiedente.
Il percorso, come hanno spiegato ieri sera gli specialisti, prevede l’incontro con un medico (counseling) e, se non vengono riscontrate controindicazioni, la somministrazione della prima dose di vaccino. La seconda e la terza saranno somministrate, rispettivamente, a distanza di due e sei mesi dalla prima.
Il costo – si tratta di un prezzo calmierato – sarà a carico della paziente ed è pari a 60 euro per dose (50,49 la fiale + 9,51 del costo di somministrazione) quindi per un totale di circa 180 euro invece che circa 500 euro.
Da segnalare che il percorso attivato nei tre presidi dell’Azienda Ospedaliera vede coinvolte in ciascun ospedale le Unità Operative di Ostetricia e Ginecologia e quelle di Pediatria, a seconda dell’età della paziente, e il dipartimento aziendale Materno-Infantile.
Attualmente la fascia d’età indicata per la somministrazione pressi i Centri ospedalieri va dai 13 ai 26 e può arrivare ai 45 anni a secondo della tipologia di vaccino.
L’Hpv
Esistono oltre 200 tipi di Papilloma Virus Umano. Di questi, una ventina circa sono stati riconosciuti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come oncogeni, cioè come causa del tumore del collo dell’utero. Due in particolare, l’Hpv 16 e l’Hpv 18, sono responsabili di circa il 70% di questo tumore, del tumore della vagina e di circa un terzo dei tumori della vulva. Altri tipi di Papilloma Virus sono responsabili di lesioni denominate condilomi, piccole lesioni benigne (verruche) che possono comparire sugli organi sessuali femminili e maschili. Il 90% dei casi di condilomatosi è causato dall’Hpv 6 e dall’Hpv 11.
L’Hpv è un virus che si trasmette principalmente attraverso i rapporti sessuali. Quella da Hpv è un’infezione estremamente comune e può passare inosservata e senza lasciare traccia, perché l’organismo lo elimina spontaneamente, ma nel 10% delle donne il virus persiste e può dare origine a lesioni precancerose identificabili con il pap test. Si tratta di lesioni che, se non trattate e trascurate, si possono trasformare in tumore.
Per quanto riguarda il tumore del collo dell’utero la prevenzione primaria è rappresentata unicamente dalla vaccinazione, indicata specificamente per le giovani donne ma utile anche per quelle fino ai 45 anni d’età.
La prevenzione secondaria invece, è costituita dai controlli di routine cui le donne dovrebbero sottoporsi come il pap test, che individua le lesioni precancerose, e il test per l’Hpv, che evidenzia la presenza del virus.
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