Musica contro la guerra, il messaggio di pace degli studenti di Marchirolo
Questa mattina i ragazzi di seconda media insieme alla loro insegnante di musica hanno cantato e suonato canzoni simbolo che hanno accompagnato i movimenti pacifisti in tutto il mondo

Canzoni e musica contro la guerra, quella in corso in Ucraina ma anche tutte le altre che funestano il mondo. E’ questo il messaggio che i ragazzi di seconda media dell’istituto comprensivo di Marchirolo hanno voluto portare questa mattina al mercato di viale Rimembranze, insieme ai loro docenti.
Poco prima delle 11 dai loro strumenti e dalle loro voci si sono liberate le note di “Blowin’in the wind” di Bob Dylan, “La guerra di Piero” di Fabrizio De Andrè e “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones” di Gianni Morandi, tre brani che sono altrettanti inni alla pace contro l’assurdità di tutte le guerre.
«Vista la preoccupante situazione di guerra in Ucraina e in altre parti del mondo, noi insegnati in consiglio di classe abbiamo deciso di affrontare l’argomento “guerra” ognuno negli aspetti inerenti la propria disciplina – spiega la professoressa Patrizia Fasulo, insegnante di musica all’Istituto comprensivo – Per quanto mi riguarda ho approfondito l’aspetto legato alla musica. Con gli alunni abbiamo discusso, ponendoci alcune domande: cosa possiamo fare noi nel nostro piccolo? Può la musica influire sulle coscienze? Ci sono canzoni per la pace e contro la guerra? Dopo un’attenta riflessione abbiamo deciso di manifestare il nostro “no alle guerre, sì alla pace” attraverso alcune canzoni che hanno fatto da colonna sonora a tutti quei movimenti che si sono fortemente opposti alla guerra e che attraverso la musica hanno espresso il ripudio per ogni forma di militarismo».
Tra i brani che i ragazzi hanno imparato, oltre a quelli eseguiti questa mattina al mercato, anche “Imagine” di John Lennon, un invito alla fratellanza, alla giustizia sociale, una visione di unità senza confini, senza povertà, senza fame, senza guerre e “L’inno alla gioia” di Ludvig van Beethoven, “che condensa ciò che noi auspichiamo: un mondo di fratellanza universale, di pace e di libertà!”, conclude Patrizia Fasulo.

TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Giuseppe Mantica su Un futuro nella musica per il cardiologo dell’ospedale di Gallarate Giovanni Gaudio in pensione a fine anno
Felice su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
lenny54 su È arrivato il gran giorno a Monteviasco: dopo sette anni di stop riparte la funivia
Adriana Andriani su Bogno, la Fondazione Sacro Cuore in liquidazione. Bini: "Non c'erano le condizioni economiche per proseguire"
Bruno Paolillo su Ottant’anni fa Hiroshima: la memoria della bomba che cambiò il mondo
PaoloFilterfree su Vigili del fuoco, organico solo sulla carta: Candiani denuncia l’abuso delle leggi speciali. "Vuote anche le case Aler in convenzione"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.