Bolis: “La maggioranza si assuma le sue responsabilità su Lattuada”
Il giovane consigliere d'amministrazione della Fondazione Blini accusa il sindaco di usare le perplessità del Partito democratico sulla composizione del CdA per coprire mancanze proprie
Pubblichiamo un intervento del consigliere d’amministrazione della Fondazione Blini, Jacopo leone Bolis, in risposta a quanto reso noto dal sindaco Gigi Farioli.
La Fondazione Blini deve lavorare, deve iniziare fin da subito a sfruttare il suo ampio potenziale culturale ed economico, soprattutto oggi, periodo fortemente contrassegnato da un’economia generalmente soffocata dalla crisi e da un sempre più scarso flusso di denaro pubblico verso la cultura e le attività ad essa connesse.
Questo è l’imperativo categorico che guida la mia azione politica all’interno del CdA della suddetta fondazione. Ad oggi ritengo che questo sia il mio principale obbligo innanzi agli elettori del Pd, ai cittadini bustocchi ed ai giovani che vivono nella Provincia di Varese. Siccome questo è lo spirito che anima il mio agire politico all’interno della Fondazione Blini non sono minimamente disposto ad accettare dichiarazioni politiche quantomeno fuorvianti, che spero comunque essere dettate da una certa buonafede e dalla mancanza d’informazioni.
Oggi il Sindaco di Busto Arsizio, Gigi Farioli, ha convocato una conferenza stampa ove ha enunciato che i lavori e le relative riunioni del CdA della Fondazione Blini sono sostanzialmente bloccate a causa delle rimostranze avanzate dal Pd inerentemente all’inadeguatezza politica e culturale connessa alla figura del consigliere Lattuada a causa delle sue vicende personali. Inoltre il Sindaco ha evidenziato come sia assolutamente necessario rilanciare l’attività della Fondazione ma come ciò sia assolutamente impossibile fino a quando la ‘problematica Lattuada’ non venga risolta.
Innanzi a tali affermazioni semplicistiche ed errate è necessario dare corretta risposta evidenziando punto per punto quale sia la vera volontà politica e culturale del Pd nei confronti della Fondazione Blini:
1. La Fondazione Blini disponendo di importanti risorse pubbliche deve al più presto gestire il patrimonio economico assegnatole perseguendo le finalità che essa ha esplicitato nel suo Statuto, ovvero essa deve avere forti legami con il territorio e con le associazioni e con i giovani che lo animano perseguendo la sua più intima e profonda finalità: donare momenti ludici, culturali ed associativi a ragazzi e ragazze della Provincia di Varese permettendo loro di usufruire di spazi e di risorse economiche altrimenti inaccessibili
2. La Fondazione Blini deve essere un ente non-politicizzato ove qualsiasi legame con il mondo politico ed amministrativo locale sia assolutamente trasparente e dove eventuali questioni meramente e squisitamente politiche non siano capaci di rallentarne od ostruirne le attività
3. Il Pd ha sollevato l’inadeguatezza del consigliere Lattuada all’interno del CdA della Fondazione Blini ormai da molto tempo (le dichiarazioni avanzate dalla Consigliera Erica D’Adda in consiglio Comunale sono alla portata di tutti, il Pd è un partito trasparente e chiaro, non atto a perseguire giochetti politici di scarso gusto) e appare sorprendente come tale argomento sia utilizzato dal Sindaco per giustificare la sua evidente disaffezione e le sue mancanze nel merito della Fondazione Blini
4. Lattuada è oggi rappresentante della maggioranza Pdl-Lega-Udc all’interno del CdA della Fondazione Blini. La sua inadeguatezza o meno all’interno di tale organismo, dopo essere stata sollevata dal Pd, deve essere valutata e gestita dalla maggioranza che siede a Palazzo Gilardoni. Se la maggioranza non è capace di derimere al suo interno le proprie beghe politiche lo ammetta pubblicamente e non cerchi strane giustificazioni inerenti alle proprie mancanze tirando in causa soggetti politici ad essa non connessi ed opposti quali il Partito Democratico
5. Nessun membro del Partito Democratico all’interno del CdA della Fondazione Blini vuole farsi carico di una eventuale secessione dell’Aventino da tale ente a causa dell’inadeguatezza e dell’incapacità emersa da parte della maggioranza di gestire politicamente la questione Fondazione Blini.
6. Ho personalmente avviato fecondi ed ottimi rapporti con il vice-presidente della Fondazione Blini Stefano Gussoni il quale, insieme ad altri numerosi consiglieri d’amministrazione firmatari di un documento ampiamente condiviso, ha già più volte evidenziato come sia necessario riprendere al più presto i lavori e le attività inerenti alla suddetta Fondazione.
7. In data 24/05/2010 alle ore 18.00/18.30 è convocata una importantissima riunione del CdA della Fondazione Blini al quale credo e ritengo necessario possano essere invitate anche diverse testate giornalistiche e altri strumenti informativi per rendere cristallina e trasparente la funzionalità di tale organo amministrativo ai cittadini bustocchi.
Credo di essere stato chiaro e conciso e di aver ben evidenziato quali siano le priorità che stanno a cuore al Pd nel merito della questione Fondazione Giovanni Blini. Colgo l’occasione per ringraziare gentilmente dello spazio concessomi.
Un cordiale saluto,
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