“La salute è un diritto. No amianto”: a Bardello nasce il comitato per la bonifica dell’ex allevamento di polli
Sono i residenti che vivono accanto all'area dove sono posti i cartelli che indicano il rischio amianto. Da anni attendono un intervento di sistemazione. La prima ordinanza del Comune era stata annullata dal Tar. Il sindaco assicura massimo impegno

Sono tornati a chiedere attenzione e provvedimenti urgenti i residenti di Bardello vicini di casa di un ex allevamento di polli ormai in stato di grave abbandono. Le lastre di eternit, che un tempo davano riparo alle galline, sono ormai sfondate ( come dimostrano alcuni scatti fotografici) e c’è il rischio elevato che le polveri si diffondano nell’area con pericolo per i residenti.
La questione dell’azienda “La Lunga”, ormai nella gestione del curatore fallimentare, è di lunga data e ha visto già un’ordinanza urgente di intervento da parte del Comune, ordinanza che il Tar aveva annullato accogliendo le motivazioni del curatore.
Sulla recinzione, sono stati apposti dei cartelli che indicano il rischio ambientale ma, nonostante i ripetuti solleciti da parte dei residenti, la situazione è ancora aperta. Dopo l’elezione del nuovo sindaco Monica Maestroni , gli abitanti sono tornati a chiedere interventi urgenti coinvolgendo anche il Prefetto, Ats Insubria e Arpa.

(foto tratte dalla pag. Facebook “La salute è un diritto. Amianto no grazie“)
Alla fine di luglio, è stato fatto un sopralluogo alla presenza dei tecnici di Ats, con il curatore fallimentare, i carabinieri forestali, la polizia locale e l’Arpa. Un drone ha sorvolato l’area per fotografare lo stato delle cose. Il materiale, nella disponibilità di Ats, servirà per compilare un resoconto dettagliato, importante per gli ulteriori passi burocratici.
I cittadini seguono passo passo l’evolvere della vicenda e chiedono una soluzione definitiva dopo anni di attesa, alla luce del pericolo dichiarato anche dai cartelli affissi sulla recinzione della proprietà abbandonata.
« Noi residenti vogliamo andare fino in fondo – commenta Giovanni Canesi – si è costituito un gruppo, abbiamo fatto delle magliette dove esprimiamo le nostre richieste. Devo ammettere che questo sindaco sta dimostrando attenzione e siamo fiduciosi che si possa finalmente arrivare a una soluzione che tuteli davvero la nostra salute».
Non nasconde le difficoltà ma anche la necessità di intervenire con urgenza il sindaco Monica Maestroni: « Sin dal giorno dopo il mio insediamento, prima ancora che nascesse il comitato, la nostra amministrazione si è attivata al fine di avere una visione chiara e completa della situazione. Sono stati coinvolti tutti gli uffici competenti e, nonostante il periodo (le ferie), siamo riusciti ad effettuare un sopralluogo durante il quale sono state scattate delle fotografie ed effettuate riprese video da drone rappresentative dei luoghi visitati presso “La Lunga” per una valutazione dei luoghi e del degrado delle coperture in cemento amianto. Le valutazioni sono tuttora in corso. Adotteremo ogni più opportuna iniziativa a tutela della salute dei nostri cittadini ben consapevoli, però, del fatto che si tratta di un’area privata oggetto di una procedura fallimentare.
Nel frattempo ho contattato anche Regione Lombardia, nei prossimi giorni a valutazioni ultimate dai vari Enti, decideremo come intervenire. L’attenzione è alta non solo per “La Lunga” ma per tutte le problematiche che quotidianamente ci vengono sottoposte.
Io e la mia Squadra in campagna elettorale ci siamo presi l’impegno di lavorare sodo in questi 6 mesi e questo sta avvenendo e con buoni risultati».
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