Ad aiutare le imprese arrivano i bond
Imprenditori che sottoscrivono obbligazioni per aiutare altri imprenditori. È l’iniziativa promossa dall’Unione industriali della provincia di Varese e dalla Banca di credito cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate
Imprenditori che sottoscrivono obbligazioni per aiutare altri imprenditori. È l’iniziativa promossa dall’Unione industriali della provincia di Varese e dalla Banca di credito cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate. Il prestito obbligazionario, emesso e interamente garantito dalla Bcc, avrà una durata di 24 mesi, un rendimento fisso annuo pari al 2,25%, un taglio minimo sottoscrivibile pari a 1.000 euro. Potranno sottoscriverlo le imprese e gli imprenditori associati a Univa oltre che i soci, i manager delle aziende stesse.
In un momento difficile, come quello che l’economia sta attraversando, questa iniziativa segna una discontinuità, non tanto per lo strumento usato, le obbligazioni, quanto per il significato mutualistico dell’operazione finanziaria e per il suo carattere territoriale. «Sui rapporti tra banche imprese, nel momento della crisi, si è parlato tanto e qualche volta anche sproposito – ha detto Michele Graglia, presidente dell’Unione industriali –. L’Unione ha stanziato un milione di euro per il Confidi e sostenuto “Varese investimenti” che porta avanti uno spirito mutualistico, grazie al quale imprenditori e imprese mettono a disposizione delle risorse. Questa iniziativa con la Bcc è anche una risposta alla problematica della vicinanza delle banche al territorio, aspetto di cui si parla molto. È un accordo innovativo che puo’ essere imitato anche da altri».
I vertici della Bcc, a partire dal presidente Lidio Clementi, che tra l’altro è anche un imprenditore, sottolineano che la loro banca è differente perché «vuole essere una banca del fare. Cioè vuole raccogliere dal territorio per ridistribuire sul territorio».
«La diminuzione degli sconfinamenti sui fidi e l’andamento del portafoglio scaduto indicano che c’è una leggera ripresa – ha aggiunto Luca Barni, direttore generale della Bcc -. In un momento dove le imprese soffrono di asfissia finanziaria, occorre lanciare un input innovativo, perché non si difendono le proprie ricchezze proteggendole, ma diffondendole tra gli altri. Il nostro messaggio è diverso perché ha un contenuto valoriale per il territorio».
I finanziamenti saranno erogati per un importo massimo di 200 mila euro (limite che potrà essere superato per operazioni di capitalizzazione aziendale) e potranno essere richiesti per esigenze di liquidità, acquisto scorte, pagamento di tredicesime e quattordicesime, acconti per le imposte. Verranno erogati a quelle aziende associate all’Unione industriali della provincia di Varese che hanno la loro sede legale o operativa nei territori dove la Bcc è autorizzata a operare (46 comuni). Il conto corrente e il dossier titoli sono a costo zero.
«Non c’è un nesso di causalità tra raccolta e impiego – ha spiegato Vittorio Gandini, direttore di Univa – quindi chi sottoscrive il prestito obbligazionario non è tenuto a richiedere il finanziamento, così come chi richiede il finanziamento puo’ essere un soggetto diverso dai sottoscrittori del prestito».
Il plafond è pari a quanto raccolto attraverso il prestito obbligazionario, maggiorato del 50 per cento. L’obbiettivo è raccogliere 3 milioni di euro che diventeranno 4 milioni e mezzo se verrà raggiunto il plafond. Il collocamento è già stato autorizzato dalla Consob e verrà chiuso tra due mesi.
Ora la parola passa ai sottoscrittori. I vertici di Univa sono fiduciosi sulla risposta dei loro associati.
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