Passaggio ad Agesp dei dipendenti, no del sindacato senza intesa
L'assemblea dei dipendenti interessati al passaggio ad Agesp ha espresso la propria contrarietà al cambio di comando senza un protocollo d'intesa nei settori manutenzione del verde, patrimonio e ufficio tecnico. In tutto 40 persone
Dipendenti del settore tecnico, della manutenzione del verde e dell’ufficio patrimonio del Comune in assemblea sindacale, ieri (mercoledì) a Busto Arsizio. Una quarantina i presenti che hanno votato il loro no al trasferimento ad Agesp senza che prima venga convocato un tavolo con i sindacati per discutere un protocollo d’intesa per il passaggio del comando dall’amministrazione comunale alla società multiservizi. «Abbiamo chiesto più volte un incontro urgente per definire questo passaggio ormai inevitabile – commenta Fausto Sartorato del sindacato SdL intercategoriale – ma da parte sia di Agesp che dell’amministrazione non è giunta nessuna richiesta di discutere il passaggio. Dall’assemblea di ieri è emerso che nessun lavoratore accetterà di passare sotto il comando di Agesp se non si ascolteranno i sindacati».
Le due ore di assemblea di ieri hanno ribadito questo concetto: i dipendenti non accettano che tutto venga fatto sopra le loro teste, si chiedono rassicurazioni su orari di lavoro, mansioni, stipendi e tutto ciò che è nell’interesse del lavoratore stesso. Intanto Agesp e amministrazione hanno fatto slittare al 10 ottobre il passaggio di consegne dei primi due settori: verde pubblico e patrimonio, mentre per il settore tecnico la data del passaggio ad Agesp non è ancora chiara. I sindacatisi appellano al decreto legge 165 del 2001 che in materia regola come il passaggio deve essere delineato: in particolare il decreto definisce la necessità di un protocollo d’intesa tra le parti dietro il consenso degli interessati, ovvero i lavoratori.
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