Molina, difensore civico, Aspem reti: i partiti a caccia di posti

Le nomine nella società pubbliche slittano a dopo le elezioni, la poltrona più ambita è quella del Molina su cui è in corso un braccio di ferro

Non è la Rai ma sempre di nomine si parla. Le cariche pubbliche del comune di Varese, una manciata di posti nelle partecipate, è trattata dai partiti di maggioranza come una grande partita a scacchi dove si misurano i rapporti di forza. E’ anche per questo, che il consiglio comunale non riesce a nominare il difensore civico.
La poltrona più ambita è quella del Molina, la casa di riposo comunale retta attualmente da un tecnico in quota Lega. I segretari dei partiti hanno sottoscritto un accordo, il 29 novembre del 2007, in cui si dice che la presidenza va all’Udc. Lega e una parte del Pdl vogliono rispettare quell’accordo, che però non ha il favore della componente di Cl. Il ragionamento è semplice: la Lega regna su Aspem, il Pdl (corrente laica) regna su Aspem Reti e Avt, all’Udc daranno il Molina e a Cl cosa resta?
“In realtà non ci sono motivi per cui non dovremmo rispettare quei patti” dicono dal Pdl, ma intanto è tutto fermo. Il candidato cattolico è un ex dirigente comunale di nome Ermolli, ma quella  poltrona è davvero importante, perché si entra in contatto con tante famiglie; al Molina c’é un patrimonio immobiliare di tutto rispetto tra cui anche il cinema Politeama dove si esibisce il gruppo del ministro Maroni. L’argomento politico per rimettere i patti in discussione sarebbe questo: l’Udc ha già l’assessore ai servizi sociali, non è giusto appaltare a quel partito tutto il sociale. “E’ un argomento che non sta in piedi”  taglia però corto il segretario della Lega Fabio Binelli. Per trovare una quadra in casa Pdl, c’è chi propone uno scambio: Gregorio Navarro (Udc) mollerebbe la delega ai servizi sociali e farebbe uno scambio di posto con un assessore di Cl (Enrico Angelini è adesso al marketing). La fibrillazioni non mancano, ma temporeggiare per alcuni è meglio:  in attesa di chiarire le posizioni al suo interno il Pdl blocca la nomina del difensore civico leghista, per sfruttare una eventuale ottima affermazione alle urne e chiedere di più.
La Lega tiene ben salde le sue posizioni in Aspem-A2a. Nel frattempo,  si discute persino della nomina di un membro del collegio sindacale e di un consigliere di amministrazione di Prealpina Latte, altra società a guida leghista e regno da anni di Fabio Binelli, che l’ha risanata e rilanciata, portando il cartonino del Latte Varese nei supermercati.
Al Pdl è stata invece ritagliata una enclave in Aspem Reti, società un tempo “scatola vuota” ma destinata a diventare molto importante. Ma qui le cose sono molto chiare. La società guidata da Ciro Calemme (Pdl) deve crescere e diventare più corposa: è in corso una perizia che deve valutare i cespiti immobiliari e si attende la nomina di 4 consiglieri del cda. Sarà una patrimoniale con diverse proprietà pubbliche, si sta ragionando sull’aumentare le deleghe nella gestione calore e manutenzione. Oggi ha preso la gestione della piscina della Schiranna e la sta rilanciando con una operazione di marketing e business.  C’è poi Avt, che ha le funicolari e il trasporto pubblico disabili: rientra nella stessa sfera di influenza Pdl, e una relazione del vicesindaco De Wolf (Pdl) sta valutando la possibilità di assimilarla in Aspem Reti. In tutta questa partita, esiste anche una poltrona che ai partiti non interessa granchè: il rappresentante comunale nella “Fondazione De Grandi Bolchini”, quella che decide a chi assegnare il Premio Bontà.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Maggio 2009
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