“Conosci tuo figlio?”: a Varese un’occasione di confronto tra genitori, declinata al maschile
Martedì 5 dicembre alle 20,45 in via Trentini 1 a Varese una nuova iniziativa per il sostegno al ruolo genitoriale con una serata rivolta ai padri per condividere e trovare strategie per comunicare con i ragazzi e le ragazze adolescenti
Nuova iniziativa per il sostegno al ruolo genitoriale promossa dalla cooperativa sociale Naturat, capofila di Re-Start, progetto selezionato nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
L’incontro, intitolato “Conosci tuo figlio?”, è una serata rivolta ai padri per condividere e trovare strategie per comunicare con i ragazzi e le ragazze adolescenti. L’appuntamento, a ingresso libero, si svolgerà martedì 5 dicembre alle 20,45 in via Trentini 1 a Varese.
«Quanto conosco mio figlio o mia figlia? E come posso migliorare la comunicazione? Sono domande che frequentemente i genitori si pongono e, come altrettanto spesso succede, i tentativi di risposta si costruiscono a partire dal confronto delle esperienze reciproche – spiegano i responsabili della cooperativa Naturart – Questa serata aperta al pubblico è frutto del lavoro psicopedagogico avviato nel 2022 da Massimiliano Potenzoni, pedagogista di Naturart, e Francesco Luca, psicologo della Miniera di Giove, all’interno dei gruppi di confronto e dei laboratori con i papà afferenti al sostegno alla genitorialità».
La serata di martedì 5 dicembre metterà al centro la figura del padre, attraverso l’interazione tra i partecipanti rispetto il tema della paternità e delle problematiche connesse: «Ci siamo presi del tempo insieme per definire, a partire dal percorso fatto, gli argomenti potenzialmente interessanti da portare ad un pubblico più ampio: ricorrente è il discorso sulla comunicazione coi ragazzi e così è derivato il titolo della serata, che ruota intorno al “quanto mi autorizzo a conoscere mio figlio?”, e quanto lui autorizza me a farlo?», spiega Massimiliano Potenzoni.
«Desideriamo far circolare vissuti, racconti e anche eventualmente debolezza e fragilità legate al ruolo genitoriale maschile, in un mondo dove difficilmente gli uomini si concedono uno spazio di lavoro su di sé e nel rapporto coi loro figli – aggiunge Francesco Luca – Parlare di questi temi serve anche a diffondere una cultura e una consapevolezza che anche i padri, come le madri, hanno emozioni e angosce legate al loro ruolo, e occuparsene non solo è possibile ma serve. Talvolta può essere necessario».
Nei tre anni di programmazione territoriale, Re-Start ha contattato circa 3000 adolescenti in educativa di strada e circa 1000 nei laboratori nei comuni di Varese, Malnate e dintorni. Di questi, al momento dell’aggancio, circa 60 erano in situazione di dispersione o abbandono scolastico, un fenomeno che anche in questo territorio è significativo.
Re-Start è finanziato, con un contributo di oltre 800mila euro, dall’impresa sociale Con i Bambini: infatti, è stato selezionato nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione Con il Sud.
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