Svizzera e Italia unite da una bici
Un progetto di Interreg informerà sui percorsi cicloturistici tra il varesotto di confine e il mendrisiotto. Sfruttando natura poco esplorata e onda lunga dei mondiali
In bicicletta su e giù per i colli del confine svizzero, girando intorno a una montagna che l’Unesco definisce patrimonio dell’umanità, simulando un percorso dei mondiali e magari con destinazione finale in una Spa per un paio d’ore di cure termali. Potrebbe essere così il percorso benessere del turista del futuro, che scegliesse di passare qualche giorno o qualche ora al confine tra il mendrisiotto e la provincia di Varese.
E a facilitare e rendere concreti questi obiettivi ci penserebbe il progetto Interreg “RoadToWellness”, coordinato da Consorzio turistico della provincia di Varese e da Mendrisiotto Turismo, che è stato presentato oggi, 4 marzo 2009 – con una buona dose di misteri, a dire il vero – in una delle cittadine che verranno coinvolte in questa rete di percorsi, Viggiù.
L’intento del progetto è quello di offrire un sistema di servizi informativi che permetta di usare bene la bicicletta, per sfruttare con l’aiuto delle nuove tecnologie percorsi sui territori dei laghi e dei colli che attraversano i due confini. Per esempio: sei un ciclista della domenica, poco allenato e la salita di Viggiù fatichi ad affrontarla? La rete informativa ti dirà dove affittare una bici a pedalata assistita, che potrebbe aiutarti ad affrontare le salite più dure e magari ti segnalerà pure se sei effettivamente in grado di affrontarla fisicamente oppure no, monitorando le tue condizioni fisiche. Oppure: vuoi far finire la tua sgambata alle terme sulfuree ticinesi? Un Totem interattivo collegato a internet ti dirà qual è la più vicina e qual è il percorso migliore. Ti domandi dove fermarti per cena o a dormire? Ti ritroverai l’informazione sul cellulare gprs.
Tutte queste però sono per ora ancora mere ipotesi: malgrado la presenza all’incontro di bici a pedalata assistita e totem interattivi di ultima generazione i protagonisti – in particolare Nadia Lupi per Mendrisiotto Turismo e Mauro D’Errico e Guido Brovelli, rispettivamente direttore e presidente del consorzio varesino – non si sono sbottonati molto sui particolari tecnici, rimandando ad altri incontri l spiegazioni nel dettaglio. Salvo però assicurare l’assoluta innovatività dei supporti informatici, che permetteranno ai ciclo turisti di rendere il loro percorso agevole come non l’hanno mai immaginato.
In compenso l’annuncio è servito a chiamare a raccolta i soggetti che lavorano nelle zone già apprezzate dai ciclisti e che potrebbero diventare più organizzate zone di turismo: dalla qui all’operatività effettiva del progetto, prevista nella stagione estiva del 2010 o del 2011, l’obiettivo è mettere in rete chi c’è e chi sta pensando a un nuovo turismo transfrontaliero, partendo dalla comune passione per la bicicletta e sfruttando l’onda lunga dei mondiali 2008 di Varese e 2009 di Mendrisio. Con lo scopo finale di far scoprire luoghi e paesaggi fino a poco tempo fa sconosciuti, e ora tutti da scoprire, bruciando pure qualche caloria.
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