A Golasecca l’ultimo commosso saluto a don Oliviero Bruscagin
Monsignor Vegezzi, vescovo ausiliario, ha ricordato la sua profonda fede, anche nelle difficoltà dei problemi di salute nell'ultimo periodo della sua vita

Chiesa strapiena a Golasecca per l’ultimo saluto – presieduto da monsignor Vegezzi – a don Oliviero Bruscagin, per vent’anni parroco del paese tra i boschi della valle del Ticino, ma poi anche sacerdote residente in diverse altre località della provincia.
Nell’omelia don Antonio Novazzi, suo compagno di messa, ha ricordato i numerosi traslochi a cui il suo ruolo l’aveva costretto, ma nessuno poteva immaginare che l’ultimo trasloco, a Lisanza, fosse per un periodo così breve. Da lì ha avuto inizio una serie di ricoveri presso ospedali e strutture riabilitative, sempre affrontati con serenità. La sua – ha sottolineato il prelato – è stata una scelta da vero discepolo, affrontata con momenti di coraggio e momenti di paura, come descritto anche nei Vangeli per la vita dei discepoli (ha portato l’esempio di Pietro), ma sempre con fede.
Credeva nella scelta dei piccoli, tanto che trovava facile rapportarsi bene con bambini e ragazzi. Anche negli ultimi giorni di vita non trascurava mai la preghiera individuale, pur con il rammarico di non poter celebrare messa tutti i giorni, e trovando comunque il modo di parlare scherzosamente della propria patologia.
Per sua richiesta è stato sepolto nel cimitero di Golasecca, la comunità parrocchiale che sentiva veramente sua.
Oltre che a Golasecca e Lisanza, era stato anche confessore delle Suore Mercedarie della casa di riposo “Sant’Angelo”, a Sesto Calende, a Gallarate, come sacerdote residente con incarichi pastorali nella parrocchia di Madonna della Speranza ai Ronchi.
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