Videosorveglianza, polemica in consiglio a Varese: scontro Formato/Macchi su posizionamento e fondi
Macchi risponde a Formato sui nuovi dispositivi: 'Piazza Repubblica già monitorata, risolti casi grazie alle immagini. Il problema sono i finanziamenti statali'

«Perché al Sacro Monte e non in piazza Repubblica, o in altri luoghi più a rischio?». La domanda del consigliere varesino Franco Formato, di Varese Ideale, all’annuncio dell’installazione delle nuove telecamere in città ha scatenato la replica piccata di Lorenzo Macchi, presidente della commissione Sicurezza e consigliere PD.
«Sono circa duecento le telecamere di ultima generazione posizionate in punti strategici della città di Varese: di queste, i dispositivi installati al Sacro Monte e San Fermo rappresentano solo gli ultimi interventi in ordine di tempo. Un sistema di videosorveglianza innovativo che consente sicurezza e presidio del territorio grazie alla condivisione delle immagini da parte di tutte le forze dell’ordine».
Con questa frase Lorenzo Macchi, comincia la sua risposta alla polemica di Franco Formato, consigliere di Varese Ideale, che dopo l’annuncio del comune di Varese sulla implementazione di telecamere al Sacro Monte e a San Fermo, obietta sul luogo in cui sono state piazzate dicendo che «Si tratta di interventi mirati solo all’immagine, non alla sicurezza reale» e chiede che vengano posizionate telecamere anche in punti critici della città, come «le viuzze di Biumo Inferiore e piazza della Repubblica, dove da tempo i cittadini denunciano episodi di degrado e spaccio».
«Qui sono già presenti – risponde Macchi – Tanto che proprio grazie al sistema di acquisizioni di immagini ad alta definizione, le forze di polizia nei mesi scorsi hanno potuto identificare e individuare il responsabile di un’aggressione. Lo stesso vale per Biumo Inferiore, dove grazie alla presenza delle telecamere è stato possibile identificare e individuare l’autore di danneggiamenti alle auto posteggiate».
Il presidente della commissione sicurezza continua ammettendo: «Siamo d’accordo sul fatto che il sistema di videosorveglianza sia un efficace sistema per un maggior presidio del territorio, e che quindi sia auspicabile un potenziamento progressivo andando a coprire sempre più zone della città, così come in effetti sta avvenendo» ma sottolinea anche «Spero che Formato si ricordi che per questo sono necessarie risorse, quelle risorse che fino ad oggi il Governo purtroppo non ha ancora destinato alla sicurezza».
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