Quando a Varese piovevano bombe: sotto i Giardini Estensi, un rifugio che ricorda una storia della città

Le fotografie ricevute ci ricordano che la città di Varese non vive solo nei suoi spazi verdi e monumentali più noti, ma anche in luoghi nascosti e memorie sofferte

rifugio antiaereo varese

Un lettore ci ha inviato alcune fotografie suggestive scattate all’interno dei vecchi rifugi antiaerei che si trovano sotto i Giardini Estensi. Immagini che aprono una finestra su una parte meno ricordata della città, legata a un periodo drammatico della nostra storia (Foto di Roberto Crepaldi).

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Il rifugio antiaereo di Varese 4 di 12

Un rifugio nato per difendere Varese

Il rifugio dei Giardini Estensi fu costruito tra la fine del 1943 e i primi mesi del 1944, in piena guerra, con lo scopo di proteggere la popolazione dai bombardamenti alleati. Gli attacchi avevano come obiettivo la fabbrica di aerei da guerra Aermacchi di Masnago, ma a rischio c’era l’intera città. Si trattava dell’unico rifugio varesino già pronto e operativo al momento dei bombardamenti, ed era considerato un luogo sicuro per centinaia di cittadini.

Aprile 1944: i bombardamenti colpiscono l’Aermacchi e Masnago di Varese

Architettura e caratteristiche

Il tunnel, interamente realizzato in cemento armato, si sviluppa per alcune decine di metri, con un’altezza di circa due metri e una larghezza di poco superiore ai tre. Vi si accede da due ingressi principali, situati in via Lonati e via Copelli, chiusi da robuste porte in ferro e cemento. All’interno, le pareti conservano ancora le istruzioni con i comportamenti da seguire in caso di emergenza, un documento vivo della paura e della disciplina di quegli anni

Un patrimonio storico visitabile

Durante l’inverno di guerra furono realizzati a Varese sette rifugi antiaerei, ma oggi soltanto due sono ancora agibili e visitabili: quello dei Giardini Estensi e quello di Biumo Inferiore, in viale dei Mille. Quest’ultimo è lungo oltre cento metri, con muri in mattoni a vista e pavimento in terra battuta. Entrambi sono aperti al pubblico in occasione di visite guidate curate dal Gruppo Speleologico Prealpino.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Settembre 2025
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