Linee d’acqua, linee di memoria: storia orale dell’industria del rubinetto nel Lago d’Orta
Daniele Pozzi, Direttore dell’Archivio del Cinema Industriale – LIUC, ha presentato il programma di storia orale: una campagna di interviste in profondità a imprenditori e figure-chiave del territorio
Il 29 settembre 2025, al Teatro degli Scalpellini di San Maurizio d’Opaglio (Novara), il Museo del Rubinetto e della sua Tecnologia e l’Archivio del Cinema Industriale e della Comunicazione d’Impresa – LIUC, in collaborazione con CIVIS (LIUC), hanno dato vita a “Linee d’acqua, linee di memoria”: un incontro che inaugura un progetto di storia orale sul distretto della rubinetteria, per esplorare perché e come il dialogo fra impresa, società e cultura possa diventare una vera infrastruttura di sviluppo.
“Non bastano i numeri per capire i distretti: servono le persone”: ha affermato Federico Visconti, direttore di CIVIS, il Centro di interesse istituzionale dell’Università LIUC dedicato a cultura, innovazione e valori imprenditoriali per lo sviluppo, finanziato dalla Fondazione Villoresi Poggi. Visconti propone una visione che unisce performance e responsabilità civile dell’impresa. “Il Cusio-Valsesia – ha ricordato – oggi presenta margini e solidità superiori alla media nazionale e una elevata concentrazione di imprese “champion”: segnali di un nocciolo competitivo che apprende, investe e si apre ai mercati. La sfida è allargare quel nocciolo, lavorando su competenze, organizzazione e reti”.
Daniele Pozzi, Direttore dell’Archivio del Cinema Industriale – LIUC, ha presentato il programma di storia orale: una campagna di interviste in profondità a imprenditori e
figure-chiave del territorio. L’ipotesi di lavoro è chiara: una parte decisiva del “boom” del Cusio è poco documentata negli archivi formali, ma vive nelle memorie professionali. Portare alla luce queste voci significa creare nuove fonti per la ricerca e strumenti concreti per la didattica e la divulgazione, restituendo alla comunità un patrimonio narrativo che orienti le scelte future.
Sul versante territoriale, Andrea del Duca, Direttore del Museo del Rubinetto, ha collegato l’iniziativa al percorso verso il 35° anniversario del Museo: un’evoluzione che punta su accessibilità dei contenuti e dialogo con scuole e imprese. In sala è intervenuto anche Davide Filiberti, Presidente del Museo e Manufacturing Manager di Giacomini, sottolineando il ruolo del Museo come ponte tra heritage e innovazione: la memoria non come nostalgia, ma come risorsa per competenze e competitività. Il progetto proseguirà con la raccolta di testimonianze, concordata con il Museo del Rubinetto e curata dall’Archivio del Cinema Industriale secondo criteri di rigorosità, contestualizzazione e accessibilità nel tempo. Le interviste saranno indicizzate e rese disponibili per usi scientifici, didattici e divulgativi, alimentando nuove forme di restituzione pubblica.
Messaggio finale della serata: i numeri dicono quanto; le voci spiegano come e perché. È in questo dialogo tra impresa, società e cultura che un distretto costruisce fiducia, competenze e visioni — gli asset invisibili che ne permettono durata e cambiamento.
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