Riaperto il ponte ciclabile sull’Olona
Soddisfazione dei due sindaci di Gorla Maggiore e Fagnano Olona, pace fatta con la società di tutela del fiume che ha eseguito l'intervento. Chi pagherà? Un po' tutti i comuni della valle e anche la ex-Provincia
Gorla Maggiore e Fagnano Olona sono di nuovo unite dal ponte sul fiume Olona. Non che prima non lo fossero, dal punto di vista viabilistico, ma ora lo sono di nuovo anche per le biciclette e i pedoni. E’ tornato, infatti, percorribile il tratto che scavalca il fiume poco dopo l’approdo di Calipolis, grazie ad un intervento di ristrutturazione da circa 90 mila euro eseguito dalla società per la tutela del fiume Olona, presieduta da Alessandro Rech. L’opera riaperta sembra aver messo anche a tacere le polemiche sui costi, su chi dovesse sostenerli e la battaglia legale ingaggiata dalla società stessa contro i due Comuni che avevano emesso un’apposita ordinanza per la chiusura del tratto.
«I ponti sono fatti per unire e non per dividere – ha detto il sindaco di Gorla Maggiore Fabrizio Caprioli – e con questo voglio dire che vanno messe da parte le polemiche per rimanere uniti con l’unico intento di migliorare la nostra valle e il nostro fiume». Federico Simonelli, collega di Fagnano Olona, contribuisce a gettare acqua sul fuoco delle polemiche e delle schermaglie legali sottolineando che «l’intervento è stato effettuato su un bene comune dell’intera Valle Olona e che quindila spesa va ripartita tra le varie amministrazioni e anche un po’ dalla Provincia. Sono sicuro che non ci saranno problemi». Alessandro Rech mostra l’intervento alla stampa e alle associazioni specificando che «è stato un work in progress e che ha richiesto una riformulazione del progetto mentre stavamo operando».
Insomma ora il ponte della discordia è diventato ponte della pace, sperando che non si debbano spendere soldi in carte bollate – come ha sottolineato il sindaco Caprioli – e il risultato importante è la riapertura per la felicità di associazioni, ciclisti e runners.
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