Busto celebra i 70 anni dalla fine della guerra
Nel 1945 gli alleati accettarono la resa incondizionata dei tedeschi e a Busto ci fu una grande festa. Settant'anni dopo gli Amici di Angioletto la ricordano con una serie di iniziative

Nell’ambito delle iniziative organizzate dall’Amministrazione comunale per celebrare il 70° anniversario della Liberazione, venerdì 8 maggio, giorno in cui nel 1945 gli alleati accettarono formalmente la resa incondizionata delle forze armate della Germania nazista mettendo fine alla seconda guerra mondiale, l’associazione Amici di Angioletto propone un momento di riflessione e di approfondimento.
Questo il programma: alle ore 20.30 al Tempio Civico S. Anna monsignor Pagani celebrerà una S. Messa; al termine, i rappresentanti della JCI Varese consegneranno al tempio Civico la lettera ricevuta da Papa Francesco in seguito alla raccolta fondi natalizia “JCI Nothing but Nets” per proteggere i bimbi africani dalla malaria.
Come si ricorderà, a dicembre la delegazione varesina dell’associazione internazionale e il Comitato degli Amici del Tempio avevano realizzato il presepe con la statua del Bambin Gesù africano, posta simbolicamente al riparo sotto una zanzariera e avevano invitato gli alunni dell’istituto Maria Immacolata a scrivere messaggi di pace e di fratellanza. Il Papa ha apprezzato molto l’iniziativa e ha mandato un messaggio all’associazione che venerdì sarà consegnato ufficialmente al Tempio Civico.
A seguire, nella Sala del Consiglio Comunale Angioletto Castiglioni, saranno proiettati i video realizzati dagli studenti dell’Istituto Tecnico Economico Tosi sul tema della tutela dei diritti. Si tratta di un lavoro intitolato “Diverse come persone, ma uguali nei diritti” realizzato dalla classe 5CF nell’ambito del progetto “Cittadinanza e Costituzione” che ripercorre la storia di coloro che nel dopoguerra ad oggi hanno dedicato la loro vita a sostegno e difesa della libertà di opinione, del diritto all’istruzione, della difesa dell’infanzia, della donna e della libertà religiosa, come Pertini, la Politoskaja, Don Milani, Mahala.
Tra un video e l’altro la Nuova Busto Musica proporrà brani musicali ispirati alle tematiche approfondite dai giovani, per ricordare anche che con la fine della guerra la musica “proibita” tornò nuovamente a risuonare per le strade.
“Sarà una festa, come quella che si fece a Busto l’8 maggio 1945 per salutare la fine del conflitto – osserva Ernesto Speroni, storico e rappresentante dell’Associazione Amici di Angioletto – Angioletto Castiglioni teneva molto a ricordare questa ricorrenza che in Europa è molto sentita: la presenza dei ragazzi è molto significativa e sottolinea l’impegno per il futuro e per la tutela dei diritti proclamati dopo la fine del conflitto”.
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