Gli autotrasportatori: “il taglio delle deduzioni forfettarie ci ucciderà”
Cna Fita: “Pronti a mobilitazione in assenza di risposte dall’incontro del 23 luglio“

«E’ una decisione improvvida e sbagliata quella di tagliare oltre il 60% dell’importo delle deduzioni forfettarie destinate agli autotrasportatori»: CNA FITA Varese, il gruppo autotrasportatori della Confederazione Nazionale dell’Artigianato commenta così la decisione del Governo di “cambiare le carte in tavola” su ciò che devono pagare migliaia di piccoli imprenditori nel settore.
«I numerosi tentativi da parte di CNA FITA e delle altre rappresentanze della categoria degli autotrasportatori di far recedere il Governo da questa decisione hanno avuto solamente l’effetto di aprire ripetuti tavoli di confronto – continua l’associazione – Ma la lettera aperta inviata al Ministro Delrio nella quale si chiedeva di annullare questi tagli spiegando chiaramente che questi incentivi sono vitali per le imprese e, soprattutto, sono definiti da anni e da sempre usati in questo periodo di scadenze fiscali, è rimasta, per ora, lettera morta».
L’oggetto della protesta sono deduzioni e crediti d’imposta essenzialmente legati al recupero forfettario delle spese sostenute dagli imprenditori che personalmente effettuano i viaggi: «Siamo di fronte ad un palese abuso, frutto di un atteggiamento scorretto e prevaricatore: si cambiano le regole a viaggi fatti e a spese sostenute – spiega Massimiliano Guarneri di CNA FITA Varese – Stiamo parlando infatti di costi relativi all’anno 2014, che le imprese avevano già considerato nei bilanci, pressoché chiusi e pronti per esser inviati. È assurdo pensare che si possa sempre “fare cassa” sulle spalle delle piccole imprese».
Con questi tagli si gioca il futuro dell’autotrasporto: essi non consentono infatti alle imprese più piccole di sopravvivere e operare correttamente sul mercato. «Ci attendiamo un positivo risultato dall’incontro previsto con il Ministro il 23 luglio, altrimenti la pace sociale si romperà inesorabilmente – commentano ancora Guarneri – Nessuno può rimanere a guardare le proprie aziende morire sotto il peso di una decisione penalizzante quanto irrazionale».
Sul tavolo non ci sarà solo il ripristino delle risorse per le deduzioni delle spese non documentate, ma anche l’assegnazione dei contributi per gli investimenti, la soluzione dei problemi della concorrenza sleale, l’introduzione di regole certe sia per i vettori che per i committenti per evitare forme di concorrenza sleale.
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