Cellulare mentre si guida, più che raddoppiate le violazioni

Non solo la multa deve spaventare chi si distrae con chiamate e sms: in palio c’è la vita. Il bilancio della polizia locale del capoluogo mette a nudo una pericolosissima pratica

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Prima c’era la telefonata. Poi sono arrivati gli auricolari, ma insieme anche ad sms, poi i selfie, e addirittura i video su youtube.

Tutto mentre si guida. Nonostante sia proibito dalla legge – e dal buonsenso – le sanzioni comminate agli automobilisti varesini sono raddoppiate nel giro di due anni dalla polizia locale.

Lo dice il bilancio del comando di via Sempione, a Varese, che per quanto riguarda la città capoluogo non fa sconti ad un malcostume radicato e pericolosissimo: nel 2013 erano 74 le violazioni rispettare per uso di cellulare alla guida. Peggio, molto peggio nel 2014, con le multe più che raddoppiate, 177, e con un trend per il 2015 che non promette nulla di buono: 120 contravvenzioni staccate nel primo semestre.

C’è appunto che si appoggia col gomito al finestrino per parlare e quindi guidare con una sola mano. Ma i comportamenti peggiori sono quelli che presuppongono il distacco degli occhi e dell’attenzione dalla strada: messaggi, videochiamate, selfie e quant’altro possono farti andare fuoristrada e farti perdere la vita o, peggio, uccidere altre persone che si trovano nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Le sanzioni non sono da poco, ma sembrano non bastare: 161 euro con decurtazione di 5 punti e la sospensione della patente per un mese, nel caso di più violazioni commesse in un biennio.

Anche il direttore del servizio di polizia stradale Giuseppe Bisogno ha recentemente lanciato un allarme sull’aumento a livello nazionale dell’incidentalità dovuta all’ uso di cellulare, anche con esiti molto gravi.

In questi giorni, Giordano Biserni, presidente di ASAPS, associazione da sempre impegnata sui temi della sicurezza stradale, ha lanciato al legislatore la proposta di introdurre una nuova sanzione, che si aggiunga a quelle già previste: il sequestro del cellulare. E’ una proposta su cui riflettere seriamente, perché visto il valore economico di alcuni dispositivi potrebbe avere un forte effetto deterrente, anche perché immediata.

Poi altre due questioni: revisione e assicurazioni.

Anche in questi casi c’è un incremento delle sanzioni dovute prevalentemente alla sbadataggine e ad alcune pratiche errate e piuttosto diffuse.
Il trend delle mancate revisioni vede per l’anno anno 2013 150 violazioni, nel 2014 214, e 149 nel primo semestre 2015. Secondo gli agenti questa tendenza è legata alle tante scadenze che si accavallano e che non permettono di ricordarsi quando sottoporre il veicolo alla revisione, che di solito ha costi piuttosto contenuti (60-70 euro) a fronte della multa (169 euro). La prova del nove sta nelle condizioni in cui vengono a trovarsi molti veicoli privi di revisione: sono in buone condizioni, magari hanno appena fatto il “tagliando” (che appunto non è la revisione), ma nel libretto non presentano il talloncino attestante il controllo effettuato nell’apposita officina.

La revisione, lo ricordiamo, per le auto adibite trasporto privato è obbligatoria dopo quattro anni dalla prima immatricolazione, entro il termine del mese di rilascio della carta di circolazione.
I successivi controlli devono essere effettuati invece con scadenza biennale e sempre entro il mese corrispondente a quello in cui è stata effettuata l’ultima revisione.

Poi la questione delle assicurazioni. Anche qui la tendenza delle mancate coperture assicurative è in crescita: anno 2013, 82 violazioni; anno 2014, 102 violazioni; primo semestre 2015: 70 violazioni.

Dal comando dei vigili specificano tuttavia che “Il dato in aumento non deve essere eletto con preoccupazione: non sono in vertiginoso aumento gli automobilisti che circolano con veicoli non assicurati, con le conseguenze che possono derivare in caso di sinistro. Il trend in aumento è spiegabile soprattutto con una maggiore capacità di accertamento da parte della polizia locale, soprattutto a partire dal 2015 con l’introduzione di una specifica tecnologia per la rilevazione in tempo reale di assenza di assicurazione. Certo è un fenomeno da monitorare costantemente, perché l’assenza di assicurazione per la responsabilità civile, in caso di incidente, mette la controparte in condizioni di dubbia risarcibilità del danno subito. le sanzioni previste dal codice della strada sono particolarmente severe (sequestro del veicolo e 848 euro!)”.

Esistono, come si accennava, anche alcune abitudini sbagliate da parte degli automobilisti. “Su questo punto è bene ricordare due cose – dicono i vigili – : oltre al contrassegno assicurativo, occorre avere sempre con sé il certificato assicurativo, che è il documento realmente attestante (certificato) l’esistenza della copertura; inoltre, il codice prevede che il contrassegno sia esposto sul parabrezza anteriore e non , come spesso accade, sui finestrini laterali o nel lunotto posteriore, perché in questo caso è prevista una sanzione da 25 euro”

“Non c’è accanimento sanzionatorio – ha commentato l’assessore Carlo Piatti – ma maggiore attenzione e capacità di accertamento delle violazioni. Si constata che non c’è un aumento vertiginoso dei veicoli circolanti senza assicurazione e questo è un dato rassicurante. C’è invece un notevole incremento dell’uso scorretto del cellulare alla guida, sempre più pericoloso, e su questo fronte la polizia locale continuerà l’accertamento delle infrazioni con ogni mezzo a disposizione, pur nella consapevolezza che le violazioni continueranno ad essere molte di più delle sanzioni irrogate, vista la diffusione dei comportamenti sotto gli occhi di tutti. Forse ha davvero ragione chi propone di prevedere come sanzione accessoria il sequestro immediato del cellulare”.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 09 Settembre 2015
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Commenti

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  1. luigi_ettore
    Scritto da luigi_ettore

    Il cellulare è causa di molti incidenti.
    Peccato che polizia e carabinieri siano i primi a far finta di non vedere e a non fare rispettare il codice. Basta transitare sulla rotonda di Casbeno e vedere quanti usano il cellulare “in faccia” alla Questura, senza che vengano mai fermati.

  2. Avatar
    Scritto da Felice

    I cellulari sono la prima fonte di distrazioni in un mezzo che già è ricco di distrazioni intrinseche come gli impianti multimediali ed i vari gadget di un’auto moderna.
    Purtroppo gli italiani quando c’è da dare il peggio in civiltà si riconoscono sempre. Basta andare in strada e se ne vedono di tutti i colori.

    La cosa che veramente non capisco è come si possa vendere auto a 20-30-40-50 mila euro ed ancora non avere sistemi bluetooth integrati ed impedire l’uso una volta per tutte dello smartphone se non connessi a quello dell’auto.

  3. Avatar
    Scritto da andrea_carenzo

    Per quello che vedo io mentre guido 120 multe si potrebbero fare in 1 week end. Come, ahimè, tanti altri problemi anche questo andrebbe affrontato con maggiore serietà considerati gli incidenti legati all’utilizzo dei cellulari alla guida.Ma continuiamo a fare leggi che non abbiamo intenzione di far rispettare.

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