Edizione da record per Humour a Gallarate
Oltre 800 le tavole presentate da artisti di 53 diversi Paesi, con molte new entry. Si va verso la mostra che sarà inaugurata il 1° dicembre nello spazio di Palazzo Minoletti, in piazza Garibaldi
Nella sede della Pro Loco a Gallarate fervono i preparativi per l’evento culminante della rassegna “Humour a Gallarate”, la mostra delle opere selezionate per il catalogo dalla giuria riunitasi lo scorso 9 novembre. Una selezione lunga e difficile che ha impegnato i giurati con la visione di oltre ottocento tavole, un record per la manifestazione. Numerosissimi i partecipanti, che per la prima volta si aggirano sui 400, fra italiani e stranieri, come sempre i più numerosi. Cinquantatre i paesi rappresentati, con alcune new entry come Austria, Bolivia, Cipro, India, Indonesia, Libia, Marocco, Nigeria, Nuova Zelanda, Perù, Tailandia e Uruguay.
Tante le nazioni che si riconfermano con un numero elevato di partecipanti, come Iran (26 partecipanti), Polonia (16), Serbia (15) e molte altre con una decina di partecipanti ciascuna.
«Non possiamo che essere orgogliosi – ha dichiarato il presidente Pro Loco Vittorio Pizzolato – per i risultati raggiunti da questa manifestazione che negli anni ha fatto conoscere la città di Gallarate in tutto il mondo».
Entusiasti i giurati. «Un livello davvero notevole» ha dichiarato Ernesto Cattoni, maestro della grafica satirica e presidente della Giuria, che si è soffermato sugli elementi grafici presenti nelle tavole, sullo stile e sull’originalità nelle rappresentazioni del diavolo. Pol Luers, giurato internazionale, proveniente dal Lussemburgo e veterano come giurato nei concorsi di tutto il mondo ha ricordato come «il concorso di Gallarate è sempre capace di stupire, per le tematiche scelte ogni anno e per la capacità di attirare artisti con stili e background molto diversi».
Entusiasti anche i giudizi degli altri giurati, Giovanni Sorcinelli, Agim Sulaj, Marco Spadari, Raffaella Scrimitore, alla prima esperienza come giurata dell’Humour, studiosa di cinema d’animazione e autrice del saggio “Le origini dell’animazione italiana. La storia, gli autori e i film animati in Italia 1911-1949". E entusiasta è anche il presidente del Maga, Giacomo Bonanno: «nonostante sia alla prima esperienza con questa manifestazione mi sento di sottolineare la bellezza delle opere in concorso e la particolarità del tema scelto».
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