Cavaliero e Ferrero, la vittoria parla italiano
I due azzurri sono i migliori in campo. Bene anche Kangur, Davies si sveglia appena in tempo, serata no per Wayns

DAVIES 6 – Solita partita in cui il pivot-gattone ci mette ore a carburare. Più falli che canestri e rimbalzi, fino a un certo punto, poi però Brandon ingrana, segna un paio di cesti decisivi e ricomincia a svettare a rimbalzo. Contributo non pesantissimo, ma alla fine il tabellino dice ancora 10+10 con 4 falli subiti.
WAYNS (IL PEGGIORE) 5 – Primo tempo da gregario di lusso, in cui segna solo dalla lunetta ma fa tanto altro (recuperi, rimbalzi, falli subiti, assist) e non dispiace. Al ritorno però si incapponisce a tirare da fuori e ammacca ferri a ripetizione, Moretti lo fa sedere e non lo ripropone quasi più.
VARANAUSKAS 6 – Minuti di ginocchia piegate, senza eccessi in attacco. Utile a dare un paio di giri di riposo ai titolari.
CAVALIERO 8 (IL MIGLIORE) – Sabato ha fatto visita insieme a Ferrero ai campioni della Grande Ignis, impegnati in un evento al negozio “Triple”, e forse i due hanno assorbito un po’ della magia emanata da Ossola e soci. Il capitano è spiritato fin dalla prima volta che mette piede sul parquet, tira senza guardare e la infila quasi sempre da 3 punti. E anche quando la palla pesa, al momento decisivo, trova una tripla che è il punto esclamativo di fine partita.
WRIGHT 6,5 – Alla fine trova comunque il modo di contribuire al successo della Openjobmetis, pur giocando una partita non proprio scintillante. Qualche forzatura, ma anche buona produzione alla voce rimbalzi (6) e assist (5): insomma, non ci ha fatto impazzire, però ha fatto ampiamente il suo dovere.
KANGUR 7 – Sospinto da un gruppo di biker estoni appollaiati in Curva Nord e giunti a Varese per fare il tifo per lui, Kristjan si conferma architrave della squadra con la sua ferocia difensiva affiancata a un equilibrio tattico sopraffino. Poi, alla lunga, combina anche qualche sbaglio, ma il suo apporto è di quelli decisivi.
FERRERO 8 – Difende su Anosike, pressa i piccoli, sbuca nell’area di Brindisi per segnare da sotto, salta fuori al momento giusto per i rimbalzi difensivi, non sbaglia quasi mai da 2 (7/9). Gli resta il maledetto tiro pesante che non vuole saperne di entrare, ma a un certo punto chissenefrega: 17 punti e tanto altro, alle triple ci ha pensato Cavaliero. Amen.
KUKSIKS 6,5 – Torna a fare una di quelle partite buone per metà: la parte positiva è quella di prima dell’intervallo, quando segna i suoi 9 punti e inchioda la difesa di Brindisi con tre cesti pesanti da oltre i 6,75. Nella ripresa lo braccano meglio e Rihards forza troppe conclusioni, senza più trovare gloria, ma rispetto al passato dà l’impressione di avere sempre fiducia.
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