Trovata piantagione di marijuana in Valcuvia, un arresto
L’uomo, 36 anni, pizzicato dai militari impegnati nella ricerca della persone dispersa nei boschi della zona. Trovate piante altre 3 metri
Alte tre metri e in piena fioritura: piante di marijuana trovate per caso dai carabinieri di Cuvio impegnati nelle ricerche dell’uomo che in questi giorni si perso nella zona di Casalzuigno, località dove era residente C.E., 36 enne, finito in manette.
L’uomo, noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai militari della Stazione di Cuvio. I fatti risalgono a ieri mattina, ma la vicenda aveva avuto genesi sabato pomeriggio.
Difatti i militari, durante una perlustrazione di una zona boschiva hanno scoperto una piccola piantagione di marijuana. Piccola per modo dire: infatti le dieci piante avevano un’altezza di circa 3 metri ciascuna ed erano in piena fioritura e i carabinieri hanno ben presto individuato l’insolito agricoltore. Nei pressi della piantagione, infatti, i carabinieri hanno constatato la presenza di un furgone Nissan di proprietà del 36 enne, chiuso a chiave, al cui interno si trovavano delle taniche di grandi dimensioni, dei tubi in gomma e un sacco di concime, attrezzature ideali per il trasporto, l’irrigazione e l’alimentazione delle piante.
Verificata la proprietà del veicolo, i carabinieri decidevano pertanto si perquisire l’abitazione dell’uomo, nella quale venivano rinvenute e sequestrate le chiavi del furgone, una modica quantità di hashish e una bilancia di precisione. Anche il furgone è stato sequestrato.
In questa prima fase per il 36 enne è scattata la denuncia a piede libero per la constatata coltivazione delle piante di marijuana.
Ma i carabinieri non si sono fermati. Grazie a mirati servizi di osservazione e alla collaborazione della Polizia Locale del Medio Verbano, a carico di C.E. sono emersi più concreti sospetti, connessi ad una più ampia attività illecita connessa allo spaccio di sostanze stupefacenti. Ciò ha condotto i militari a proseguire le indagini nella zona boschiva ove era stata individuata la piantagione.
La perspicacia e perseveranza dei carabinieri di Cuvio ha portato a raccogliere i frutti sperati.
Nella zona boschiva, infatti, i militari hanno individuato, all’esterno di una costruzione in muratura facente parte dell’acquedotto comunale, ed occultato tra il muro perimetrale e la vegetazione, uno zainetto coperto da un pannello di lamiera, contenente un chilo di marijuana appena colta. Nei pressi facevano bella mostra altre 19 piante di marijuana.
I carabinieri si sono appostati nel casolare abbandonato, ed hanno atteso l’arrivo di C.E. L’attesa è stata breve. Non appena il 36 enne è giunto al casolare a bordo della propria autovettura, i militari lo hanno bloccato. Per C.E. non c’è stato scampo all’evidenza dei fatti. E’ stato pertanto arrestato e condotto presso il carcere dei Miogni. I carabinieri sono ritornati a perquisire la casa dell’arrestato.
L’attività ha avuto esito positivo. In un appezzamento di terreno ubicato a breve distanza dalla casa i militari hanno rinvenuto un tubo in gomma verde, una torcia a led corredata di un elastico per consentirne l’utilizzo sulla testa, una macchina per creare il sottovuoto nei sacchetti, altri strumenti per la coltivazione e l’irrigazione delle piante di marijuana.
Inoltre, in una cassaforte presente in casa, i carabinieri hanno sequestrato la somma di € 450 in contanti, presumibilmente provento dell’attività di spaccio di droga, nonché 6 banconote da 50 euro contraffatte.
C.E., quindi, oltre al possesso ed alla coltivazione della sostanza stupefacente, dovrà anche rispondere della detenzione delle banconote contraffatte.
Le indagini sono coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Varese, Dott.ssa Giulia Troina.
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