Inaugurata la rotonda che segna la fine di otto anni da incubo
Taglio del nastro per la rotonda sulla statale 344, la prima delle opere di compensazione che verranno realizzate in paese a parziale risarcimento dei disagi causati dal cantiere della Arcisate Stabio
Inaugurazione sotto la pioggia,questa mattina, per la nuova rotonda sulla statale 344 a Induno Olona, la prima delle opere di compensazione che verranno realizzate in paese a parziale risarcimento della lunga e faticosa convivenza con il cantiere della ferrovia Arcisate Stabio.
«Questo cantiere è stato una tragedia – ha detto il sindaco Marco Cavallin – ma abbiamo affrontato le difficoltà di questi anni con la prospettiva di una visione più ampia, riuscendo ad ottenere opere di compensazione per un milione di euro, di cui questa rotonda è la prima opera realizzata. Certo, è un’Aspirina rispetto a quello che il paese e gli indunesi hanno patito, ma con il completamento delle diverse opere si procederà a rendere concreta la visione che ci ha portato fin qui, quella di un paese dove sarà possibile muoversi in sicurezza lungo percorsi ciclopedonali, ma anche quella di un paese inserito in un territorio dove questa visione si allargherà a Varese e ai paesi vicini. In collaborazione con la Provincia, la Comunità montana e altri enti stiamo tracciando un percorso che ci permetterà di veder crescere il nostro territorio in modo diverso, più sostenibile e bello, lasciando ai nostri figli una società migliore».
All’inaugurazione ha partecipato anche Stefano Macheda, in rappresentanza di Rete Ferroviaria Italiana, che ha ricordato come la rotonda sia il frutto dell’accordo siglato nel gennaio del 2016: «Per noi l’inaugurazione di questa opera è un momento importante, ci siamo quasi con l’avvio della nuova tratta e si conclude un ciclo iniziato con l’accordo del 2016 e che oggi vede completata la prima opera. Oggi si festeggia, ed è importante».
La rotonda verrà completata nei prossimi giorni con le opere di finitura e, nel corso del 2018, con un’opera monumentale di Ottorino Monestier, artista eclettico e indunese benemerito, scomparso nel 2007. Nel centenario della nascita, che cade appunto l’anno prossimo, la sua famiglia ha voluto donare alla collettività un monumento che riprodurrà in scala gigante (circa cinque metri di altezza massima) i “Dadini”, una celebre scultura dell’artista (indunese d’adozione dal lontano 1962) che nel 1972 espose anche alla Biennale di Venezia ed è presente negli archivi del Beaubourg di Parigi.
Tutto quello che c’è da sapere sulla ferrovia Arcisate Stabio
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