La sinistra radicale c’è, ecco i candidati
Nella lista "Per un'altra Lombardia" non ci sarà né la bandiera rossa, né la falce e martello. Ma personalità storiche del Prc, dei Comunisti italiani e indipendenenti della società civile. Sostegno ad Ambrosoli
La sinistra più radicale si presenta alle elezioni regionali lombarde con molte novità. Non c’è la bandiera rossa, non c’è la falce e martello, ma ci saranno molti uomini e donne che negli anni hanno rappresentato un punto di riferimento per i partiti più fieramente attaccati alla visione della società come conflitto tra capitale e lavoro, e alla ricerca di un modello alternativo di sviluppo. E’ però su questo secondo concetto che si schiera la lista «Per un’altra Lombardia – Etico – A sinistra», che nasce sulla scorta dell’esperienza di Andrea Di Stefano (che sarà capolista a Milano, Bergamo e Brescia) , il candidato alle primarie regionali che ha ottenuto un lusinghiero secondo posto. La coalizione sarà tutta unita nel sostegno ad Umberto Ambrosoli, ma intanto ecco che nella provincia di Varese tornano come candidati figure importanti quali Giovanni Martina, già consigliere regionale del Prc e Claudio Brovelli, già sindaco di Somma Lombardo, o il consigliere provinciale Giampaolo Livetti. Ma andiamo con ordine. Il più giovane è Francesco Ilardo, 24 anni, uno studente e lavoratore che si è distinto, negli ultimi cinque anni, per la battaglie sulla scuola pubblica e che aderisce a Rifondazione comunista. Michela Barzi, indipendente, è invece un architetto di Varese, si occupa di urbanistica e pianificazione territoriale, ed è membro della segreteria provinciale dell’Arci. Claudio Brovelli, 62 anni, è una figura storica della politica di Somma Lombardo, paese in cui è consigliere comunale di opposizione per la Federazione della sinistra (indipendente), ma in cui è stato primo cittadino dal 1996 al 2005: «Ci sono perché intendo la politica come un servizio sociale a sostegno dei cittadini». Tatiana Bossi è una giovane di 27 anni, laureata in lettere classiche, sta studiando per la specializzazione in archeologia e aderisce ai Comunisti italiani a Gallarate; ha scritto un libro che ha avuto la prefazione di Oliviero Dilberto. Giampaolo Livetti, 61 anni, consigliere provinciale del Prc, è noto per il suo impegno come consigliere comunale a Ferno dal 1980 al 2000 e come assessore alla cultura a Lonate Pozzolo dal 2002 al 2008. Silvia Rizzi è una giovane operaia di Oggiona Santo Stefano, aderisce al Prc ed è attenta al tema dell’occupazione femminile, Giovanni Martina di Laveno Mombello, ex sindacalista e lavoratore dell’ospedale di Cittiglio, è stato consigliere regionale, ma anche operaio alle ceramiche, emigrante, politico, militante del Pci e sempre a sinistra; ora aderisce a Lavoro e solidarietà, una componente della Federazione della sinistra.
«Io venni dalla Puglia con la mia famiglia nel 1970 a Laveno perché cercavamo pane e lavoro. Lavorai duro e poi feci la mia esperienza nel sindacati e nel partito. Mi chiedo se oggi c’è ancora chi chiede pane e lavoro…beh, la mia risposta è sì». Livetti e Brovelli sono molto attenti alla questione ambientale di Malpensa. Il consigliere provinciale in particolare osserva che «l’expo va tenuto sotto costante osservazione perché rischia di diventare solo una vetrina pericolosa che non lascerà niente sul territorio».
Michela Barzi sostiene invece la necessità di un nuovo strumento di legge urbanistica regionale: «La mancata approvazione dei prg da parte di tanti comuni evidenzia come la regione abbia fatto una legge sbagliata che fa ricadere tutti gli oneri sui comuni».
Marco Zocchi del Prc ha sottolineato come questa lista voglia lavorare per un nuovo modello di sviluppo in Lombardia, lasciando da parte le traversie della Fds a livello nazionale dopo il sostanziale congelamento dell’alleanza tra Ferrero e Diliberto.
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