Dopo 44 anni la medaglia Fields torna in Italia
È stata assegnata ad Alessio Figalli, matematico romano di 34 anni. È il secondo italiano a ricevere il riconoscimento dopo Enrico Bombieri nel 1974
Quando l’occhio scorre inutilmente le classifiche alla ricerca di qualche italico nome ai primi posti tra le università più famosi al mondo, piovono subito le critiche all’intero sistema universitario. Eppure le nostre università sfornano ricercatori di grande qualità e molto ambiti all’estero, studiosi in grado di fare la differenza nei team di ricerca in cui vengono inseriti. Come nel caso di Alessio Figalli vincitore della medaglia Fields 2018, l’equivalente del premio Nobel per la matematica.
Romano di 34 anni, Figalli attualmente insegna all’Istituto federale di tecnologia di Zurigo, ma la sua formazione è avvenuta in Italia alla Scuola Normale di Pisa, dopo un dottorato di ricerca presso l’Ècole normale supérieure de Lyon, sotto la guida congiunta di Luigi Ambrosio e Cédric Villani, quest’ultimo a sua volta vincitore della medaglia Fields nel 2010.
Per l’Italia è un grande riconoscimento considerato che l’ultima medaglia Fields era stata assegnata al grande Enrico Bombieri nel 1974.
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