Maria Paola Cocchiere (lista Galimberti): “Sul Piano stazioni contano i fatti”
La consigliera elenca le tappe principali del progetto per riqualificare il comparto delle stazioni di Varese

Riceviamo e pubblichiamo una riflessione della consigliera della Lista Galimberti Maria Paola Cocchiere sulla questione del Piano stazioni di Varese.
Da giorni ormai non si sente altro che parlare del progetto comparto stazioni cercando di incolpare chi, a seconda della fazione politica d’appartenenza, viene identificato come colpevole (Governo, sindaco).
Seppur scontato, ma difficile da credere, la verità sta nei fatti che, nella maggior parte dei casi, si mostrano celati e complicati da comprendere. Sono tali perché non sempre possono essere spiegati attraverso spot pubblicitari tipici di una politica qualunquista fatta di sì-no, stazioni sì-stazioni no . Così facendo la ricerca della realtà dei fatti si tramuta in un discorso utopistico, idealista e banale.
Sono entrata in consiglio comunale il 27 ottobre 2016 approvando, come primo atto ai sensi e per gli effetti dell’art. 5 delle N.A. del piano dei servizi, gli elaborati costituenti il progetto unitario relativo agli interventi di riqualificazione urbana e miglioramento della sicurezza del comparto stazioni, predisposto sulla scorta delle linee progettuali definite e approvate con la deliberazione di giunta comunale n 399/2016.
Grazie all’approvazione del progetto unitario si dava finalmente una soluzione a un ‘area fortemente degradata attraverso l’eliminazione delle barriere architettoniche impedenti l’accesso ai disabili dalla stazione ai binari e la creazione di scale mobili o di un ascensore. Si dava inoltre spazio alla realizzazione di una sala viaggiatori dedicata ai nuovi arrivi o alle partenze dalla città.
I fatti dimostrano che il 29 maggio 2017 la presidenza del Consiglio dei Ministri stanzia i fondi che servono per riqualificare alcune delle zone degradate dei comuni italiani; i fatti dimostrano che il 31 maggio 2017 il comune di Varese ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica inerente il comparto stazioni finalizzato agli interventi sociali, di miglioramento della sicurezza e del rilancio economico sociale; i fatti dimostrano che il 6 giugno 2018 è stato presentato il progetto definitivo; i fatti dimostrano che l’8 agosto 2018 è stato presentato il progetto esecutivo inviato all’Unità di Missione e il giorno stesso si è provveduto alla pubblicazione del bando di aggiudicazione dei lavori ad oggi ancora aperto.
I fatti dimostrano che nell’ agosto 2018 il Senato della Repubblica ha approvato l’emendamento 13.2 al DDL717 detto “milleproroghe”.
I fatti dimostrano come l’amministrazione, attraverso un prestito flessibile da parte della Cassa depositi e prestiti, è intenta a mantenere certi i tempi di realizzazione dello stesso ed evitare ritardi dovuti ad un possibile rinvio da parte del governo.
Non importa chi disserta di questo o di quello, a torto o ragione, ma contano i fatti poiché non serve la politica del conflitto, ma quella dell’agire nel bene per la comunità.
Dobbiamo agire per realizzare quanto di utile è stato ideato e promesso.
Infatti che ruolo può avere l‘Italia se non è in grado di mantiene la parola data ? Come possiamo in questo modo incentivare gli investitori, facilitare chi fa impresa se un decreto, un appalto o un qualsiasi tipo di contratto può diventare carta straccia o essere vittima di rinvii ed imprevedibili ritardi il giorno dopo ? Che futuro possiamo avere se non abbiamo l’indomani neanche la certezza di quanto sottoscritto e pattuito il giorno prima?
Ognuno di noi ha una scelta: essere protagonisti e partecipi di un impresa che darà beneficio alla nostra città e credibilità al nostro paese o rimanere nella mediocrità della politica italiana.
Maria Paola Cocchiere
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