Il conte Dracula e il cacciatore
In Valcuvia una vicenda che ha dell'assurdo: un cittadino ha pagato un bollettino di 1 euro e 26 centesimi di tasse ma per la legge mancava 1 un centesimo, che lo Stato gli ha chiesto. Il paziente signore è tornato in posta è fatto un bollettino di 1 centesimo
Per chi è appassionato cacciatore ogni anno ci sono specifici obblighi di legge ai quali si deve prestare attenzione e non tanto per la tassa in sé- ormai nulla sfugge ai vari Passatori, più o meno cortesi, che vengono destinati a reggere le sorti del Fisco nazionale- quanto per i doverosi controlli nei confronti di chi detiene un’arma. E non ha brontolato un cacciatore della Valcuvia quando si è accinto al tributo; non solo, volendo egli essere rispettoso delle norme ha seguito l’iter burocratico in base a una piccola guida che viene offerta ai cittadini perché non incorrano in errori nel momento in cui con il tributo perfezionano il percorso amministrativo loro richiesto. E poiché tra i vari passaggi c’era da pagare euro 1 e centesimi 26 per uno specifico bollo, il cittadino ha proceduto sborsando in più euro 1 e centesimi 50 di spese postali per il micro versamento.
Nei giorni seguenti gli è però arrivata una telefonata: lei deve allo Stato un centesimo in più perché la legge è stata modificata e sulla “ guida” l’importo del versamento non è stato ancora modificato. Dunque la somma dovuta non è più di 1 euro e 26 centesimi, bensì di 27 centesimi e occorre quindi “rimediare” con un versamento aggiuntivo: non è ammessa una modalità diversa, nemmeno l’obolo di 10 centesimi o più accompagnato magari da un ironico “tenga il resto”. E’ accaduto allora che gli sbalorditi dipendenti dell’ufficio postale abbiano incassato, tramite il tradizionale bollettino, e poi girato all’ufficio competente il centesimo che pareggiava i conti.
La legge è legge anche quando diventa per certi aspetti ridicola, ma quel centesimo preteso in Valcuvia è inquietante perché segnala la raffinatezza della svolta “tecnica” del nostro Paese. Dove politica e poteri forti, in particolare quelli finanziari, applicano agli altri le norme salvavita. Dicono che ci aiutano, al momento sembra che vogliano affidare l’Avis al conte Dracula. L’aumento di centesimi 1 per un bollo suggerisce questa ipotesi.
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