Laura Prati, un sindaco donna per Cardano?
Il centrosinistra lancia ufficialmente il progetto "Cardano vive", nel segno del rinnovamento e della continuità insieme. Parole d'ordine: responsabilità e realismo per il futuro
"Cardano vive" sarà il nome dell’alleanza di centrosinistra che si candida a guidare Cardano al Campo: Laura Prati, aspirante sindaco sostenuta dalla coalizione, ha presentato oggi il simbolo sotto cui sono riuniti Partito Democratico, SEL, Italia dei Valori, Federazione della Sinistra e e i socialisti guidati da Costantino Iametti. «La lista civica – ha spiegato Prati – è improntata ad un grande rinnovamento, lo dissi già mesi fa ad un giornalista: la situazione economica è completamente cambiata rispetto al passato, più che grandi opere servono iniziative che possano rispondere alle esigenze anche piccole dei cittadini».
Se il tema delle opere pubbliche è spesso centrale nelle campagne
elettorali, in questi anni di crisi la sobrietà e il realismo sembrano essere davvero diventate le parole d’ordine: «Non ci si può impegnare in grandi opere: punteremo a completare le opere già in cantiere, come la caserma dei carabinieri». Esclusa la piscina, dunque, opera molto discussa? «Solo le opere in cantiere, per la piscina non abbiamo neppure acquisito le aree». Solo su un’opera il centrosinistra si sente pronto a spendersi: «Una nuova scuola materna, perché l’esigenza è sentita in modo forte: l’attuale materna è strapiena, le classi troppo numerose non possono garantire il corretto lavoro pedagogico» dice ancora Prati, senza dimenticare la critica alle impostazioni della scuola dettate dalla riforma Gelmini (eliminazione della compresenza delle maestre nella stessa classe). «Il futuro inizia alle scuole materne, è lì che nascono integrazione e rispetto del bene comune” rimarca Costantino Iametti.
Quanto ad altri servizi, Prati anticipa rispetto al programma soprattutto l’esigenza di «un Centro di aggregazione giovanile» per dare luogo di libera espressione dentro nelle regole e prevenire anche il disagio sociale. Ma anche, in prospettiva, per creare anche un luogo di ritrovo dove possano incontrarsi insieme le mamme e i bambini. Sobrietà dunque, ma le parole chiave per presentarsi agli elettori sono anche responsabilità e attenzione al bene comune. «Individuare priorità» è il metodo ribadito anche da Marco Zocchi (Federazione della Sinistra), intervenuto insieme ai coordinatori locali Nicola Del Vecchio (IdV) ed Enrico Pozzi (Sel).
Dal punto di vista politico la nuova coalizione perde l’appoggio al centro dei Popolari («Ma noi non abbiamo mai messo veti a nessuno, gli avversari primi rimangono Lega e PdL» precisa il segretario del Pd Erica D’Adda) e si allarga anche a IdV e Sel. «La lista è più o meno definita, tra pochi giorni inizieremo a raccogliere le firme» spiega ancora Laura Prati, specificando che al contrario non c’è una squadra di governo già definita a priori («sarebbe precorrere i tempi»). E i malumori nel Pd, la rinuncia di alcuni ex assessori a candidarsi? «Non credo che si possa parlare di spaccatura, è una scelta per il rinnovamento da parte loro» dice Prati. E nel segno del rinnovamento Francesco Liparoti, coordinatore provinciale di Sel, sottolinea un elemento che rischia quasi di passare in secondo piano: «Per la prima volta Cardano può avere un sindaco donna».
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