Un albero di carta accoglie i sogni dei bimbi di Ternate
Posizionato vicino all'ingresso delle elementari, l'albero ospiterà anche alcuni semi scelti dai bambini che verranno piantati nel giardino della scuola
Un albero di carta è spuntato davanti alla scuola, ma al posto dei frutti, i suoi rami sono pieni di buste colorate. Queste buste proteggeranno i foglietti coi pensieri, i sogni e i desideri degli alunni insieme ad alcuni semi, che una volta piantati trasformeranno il cortile della scuola in un bellissimo giardino fiorito. È così che le maestre, i genitori e i bambini della primaria Alessandro Volta di Ternate hanno deciso di festeggiare la fine della scuola: un segnale di ripartenza ma anche un messaggio di speranza pieno di fiducia verso il futuro.
L’albero si trova accanto al cancello d’ingresso della scuola, dove rimarrà fino al 21 giugno. Gli alunni inseriranno nelle buste i semi dei loro fiori preferiti insieme a un foglietto che racconti i loro pensieri, i loro sogni, e i desideri che vorrebbero realizzare. Il contenuto dei messaggi sarà rivelato quando finalmente ci si ritroverà tutti insieme tra i banchi. I semi, invece, verranno piantati nel cortile della scuola, che al momento giusto si trasformerà in uno spettacolo di mille profumi e colori.
«Chiunque guarderà il giardino – raccontano i genitori che hanno ideato l’iniziativa – penserà a cosa più ci è mancato in questo periodo: le piccole straordinarie cose normali vissute mano nella mano. L’albero dei semi aspetta i bimbi della scuola con i loro pensieri e le loro emozioni insieme ai semi di fiori, piante e ortaggi che verranno seminati, curati e ammirati nella loro bellezza durante il nuovo anno scolastico. Un segno di ripartenza anche per i nostri bimbi».
«È meraviglioso – commentano le maestre – vedere che la scuola, nonostante le difficoltà, è viva. Quando i genitori ti regalano queste sorprese, si capisce che la scuola è davvero una parte importante della comunità. Grazie a tutti, agli ideatori, ai realizzatori e a tutti i bambini che faranno vivere questo albero».
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