“Manderemo a Monti i nostri curriculum”

Risalgono ormai al 1 febbraio le dichiarazioni del presidente del consiglio Mario Monti su quello che lui ritiene essere il futuro lavorativo dei giovani: “[…] I giovani devono abituarsi all’idea che non avranno un posto fisso per tutta la vita. Del resto, diciamo la verità, che monotonia un posto fisso tutta la vita!” (dalla puntata di Matrix del 01/02/2012). Sono parole tristi, poco rispettose, e tutt’altro che incoraggianti, che riteniamo debbano essere riportate alla mente anche a distanza del mese trascorso.

Questa frase è bastata a scatenare lo sdegno di gran parte della popolazione giovane e non.
Ciò che allibisce non è tanto il contenuto in sé (anche chi ha vissuto negli anni del boom economico probabilmente non avrà mantenuto per tutta la vita la stessa posizione lavorativa), ma piuttosto l’ulteriore dimostrazione di quanto il presidente del consiglio (che, ricordiamo, nessun giovane ha democraticamente eletto!) sia lontano dalla realtà che tutti viviamo. Purtroppo, il mercato del lavoro ha subito una contrazione della sua domanda a causa della crisi economica mondiale, ma se i giovani oggi non possono contare né sul posto fisso né su quello “traballante” la colpa è da attribuire agli squali della finanza che il presidente Monti sicuramente conosce meglio di noi.

“Quello che stupisce di più”, dichiara Matteo Sinelli, coordinatore del Movimento Giovani Padani del Saronnese, “è che queste lezioni, a tratti ridicole, provengano dal solito privilegiato che in quarant’anni di carriera ha sempre goduto della “certezza del lavoro”, e che il posto fisso (quello da senatore!) se l’è garantito a vita! Se il posto fisso, come lui dice, è davvero monotono, che inizi col dare a noi il buon esempio rinunciando al suo lauto stipendio da senatore, e si preoccupi invece di creare garanzie lavorative per i giovani che possano essere definite tali! Questo sabato pomeriggio, e in altre date durante le prossime settimane, saremo in piazza Volontari del Sangue ad incontrare i ragazzi del Saronnese e tutti coloro che si sentono poco soddisfatti dal loro monotono posto di lavoro.
Chiederemo”, continua ironicamente Sinelli, “di compilare un curriculum, che cercheremo poi di far pervenire al presidente del consiglio, in modo che, magari, possa decidere di sostituire le figure (tutt’altro che cristalline…) di cui si è circondato con qualche giovane realmente meritevole!”.