Elezioni Laveno Mombello, “Civitas” risponde: “Alptranist, ecco la nostra visione”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della lista Civitas, sostenitrice del candidato sindaco Luca Santagostino che chiarisce la sua posizione in merito alle dichiarazioni nella serata di lunedì 14 settembre

Laveno Mombello Elezioni 2020

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della lista Civitas, sostenitrice del candidato sindaco Luca Santagostino a Laveno Mombello. In particolare, la nota vuol fare chiarezza su quanto riportato durante la serata di confronto elettorale che si è tenuta al Teatro Franciscum e sulle successive comunicazioni pubblicate degli altri candidati. 

“Rileviamo con grande rammarico che sui social e sugli organi di stampa proseguono accuse personali e mistificazioni della realtà, atteggiamento che è lontano dallo spirito con cui CIVITAS è nata ed opera per contribuire al bene della nostra comunità.

Tuttavia, visto l’acuirsi delle accuse, corre l’obbligo di riportare la discussione nell’alveo del dibattito sui programmi presentati. Gli argomenti trattati dal candidato Sindaco Luca Santagostino di lista CIVITAS sono tutti puntualmente descritti ed argomentati nel completo programma amministrativo presentato per le elezioni – consultabile a questo link, sul sito www.listacivitas.it – al quale ci si rifà sistematicamente durante tutte le presentazioni.

Anche nell’incontro pubblico organizzato lo scorso 14 settembre dall’Associazione Mombello Viva presso il Teatro Franciscum di Mombello, Luca Santagostino non ha fatto altro che rispondere puntualmente alle domande poste da giornalisti e cittadini.

Tra queste, particolare clamore sta suscitando la risposta alla domanda sul progetto AlpTransit in quanto il candidato Sindaco di CIVITAS ha affermato che “la responsabilità del progetto che cambierà per sempre, in peggio, il volto del nostro paese è frutto di una mancanza di strategia delle amministrazioni che si sono susseguite, nonché del mancato coinvolgimento della cittadinanza”. Mentre l’affermazione sulla mancanza di visione strategica sembra non avere suscitato alcun clamore, quella sulla mancata partecipazione ha fatto alzare gli scudi ad alcuni militanti, i quali affermano di avere organizzato negli ultimi cinque anni diversi incontri pubblici ed avere coinvolto “in modo specifico le famiglie maggiormente toccate”.

L’affermazione del rappresentante di CIVITAS, riascoltabile comodamente da tutti i cittadini sul canale YouTube dell’Associazione Mombello Viva, non afferiva alla mancanza di incontri circa una decisione già presa, bensì alla assoluta mancanza di coinvolgimento della cittadinanza nella fase di decisione su un’opera di tale rilevanza per la vita di tutti gli oltre novemila cittadini (non solo quelli che sfortunatamente si vedranno abbattere le proprie abitazioni) di Laveno, Ponte, Mombello e Cerro. Del mancato coinvolgimento dei cittadini in fase progettuale e della scarsa comunicazione del progetto approvato, ne sono testimoni i tanti concittadini e commercianti che hanno scoperto dell’impatto della nuova viabilità solo dopo avere letto il nostro programma o avere partecipato alle manifestazioni pubbliche organizzate da Civitas.

Un progetto di tale importanza per la comunità, così come quello dell’Autorità di Bacino Laghi Maggiore, Comabbio, Monate e Varese del 2017 che prevede la costruzione di uno stabile per la nuova sede dell’Autorità nell’area fronte lago del Gaggetto, devono essere pensati e condivisi con la cittadinanza già in fase progettuale e non quando ormai sono pronti per essere approvati.

Analogamente si può dire per le polemiche nate circa l’area Ex ceramica lago dove negli anni si sono susseguite varianti che hanno stravolto il progetto originario che avrebbe garantito una maggiore fruibilità dell’area da parte di tutta la cittadinanza.

Infine, corre l’obbligo di richiedere a tutti il rispetto personale dei 52 cittadini che si sono presi la responsabilità di candidarsi per proporre democraticamente visioni e progetti differenti per il proprio Comune, accettando il confronto sui progetti, ma non le offese gratuite che appaiono sempre più di sovente sui social.

“Se questo non è chiaro ad alcuni che si ostinano, obnubilati dai pregiudizi, ad accusare altri, significa – sottolinea Luca Santagostino – che CIVITAS ha una visione differente di coinvolgimento partecipato della cittadinanza, e di questo, ovviamente, ne andiamo orgogliosi”. “

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Settembre 2020
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  1. Avatar
    Scritto da Massimo Furiga

    Non entro nel merito della polemica politica, seguo Alp Transit dal lontano 1992 quando i cittadini svizzeri decisero di costruire tre nuove gallerie di base per l’attraversamento delle alpi (Gottardo, Loetchberg e Sempione, le prime due già costruite) allo scopo di permettere il valico della catena alpina a treni più lunghi e più pesanti, su cui fosse possibile trasportare TIR che altrimenti avrebbero finito per strangolare la circolazione stradale ed inquinare in modo irrimediabile le foreste alpine. Sono passati quasi trenta anni e siamo arrivati al dunque! Evidentemente gli Svizzeri hanno negoziato a suo tempo con Italia (e Germania) le ricadute della loro decisione nei due paesi confinanti, siamo infatti all’interno di un ambito che riguarda gli Stati Nazionali. Dopo un accordo politico fra Italia e Svizzera sono stati delegati ad organismi “tecnici” (FS e poi RFI per l’Italia, FFS per la Svizzera) le conseguenti progettualità; ed a questi livelli la possibilità di intervento del Municipio di Laveno Mombello erano INESISTENTI, infatti gli interventi sulla linea Gallarate/Sesto Calende- Laveno-Luino, interamente finanziati dalla Svizzera, si sono svolti e conclusi già da qualche mese. Regione Lombardia e RFI avevano a loro disposizione una somma (anch’essa di probabile origine elvetica) per le cosiddette opere compensative fra le quali rientra anche il sottopasso di Laveno, e qui il comune di Laveno Mombello ha avuto la possibilità di svolgere un suo ruolo, prima nella scelta dell’opzione sottopasso, poi nella gestione delle conseguenze del sottopasso sulla circolazione, ruolo che ha effettivamente svolto. I ritardi accumulati nella realizzazione del sottopasso (circa due anni), ed imputabili al “sistema Italia”, verranno scontati dai cittadini italiani.

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