Il Pdl punta su Lara Comi. Gelmini: “Senza la Lega non vinciamo”
L'ex ministro dell'istruzione ha partecipato all'incontro del partito al collegio De Filippi. Congresso e alleanze al centro della serata. Cattaneo rilancia le primarie
Il Pdl di Varese incorona la sua "enfant prodige", Lara Comi. Per sostenerla, ieri sera al collegio De Filippi, é arrivata anche l’ex ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini. «Amica – ha ribadito la Comi – prima ancora che un onorevole e una collega di partito». L’incontro ha ufficializzato la candidatura quasi unanime dell’europarlamentare saronnese. Quasi perché alcuni esponenti dell’ex An sembrano non esserne convinti a pieno. Ma di fatto per ora la Comi è l’unico candidato al congresso provinciale di febbraio che precederà il voto delle amministrative. Elezioni che, secondo quanto dichiarato dal leader del Carroccio, potrebbero vedere anche la rottura della storica alleanza tra Pdl e Lega Nord. Ipotesi che però a Varese sembra remota a detta dei pidiellini. «L’alleanza con il partito di Umberto Bossi è determinante per il futuro del nostro paese e per i territori. Abbiamo già avuto un pessimo esempio, non vogliamo fare una nuova Gallarate – ha detto la Gelmini -. Con le divisioni non ottenuamo nulla e con la Lega abbiamo un’alleanza sana che spero continuerà nel tempo. Questo anche se non abbiamo condiviso la scelta di fare opposizione al governo Monti. Per Berlusconi rassegnare le dimissioni è stata una scelta sofferta che ha dovuto fare nell’interesse del paese".
E sul recupero dei rapporti insiste anche la Comi: «Anche se la Lega urla e alza la voce dobbiamo riuscire a trovare un’intesa perché dobbiamo innanzi tutto fare i conti con gli elettori. Le divisioni a Varese come a livello nazionale non portano ad altro che alla consegna del paese alla sinistra, facendo vincere così il partito di minoranzia. In provincia di Varese il presidente Dario Galli ha espresso il desiderio di ritrovare un’alleanza e un accordo dovrà essere costruttivo e senza ricatto». Sul palco a fianco di Lara Comi e Maristella Gelmini anche l’assessore regionale Domenico Zambetti, Loris Zaffra e ai rappresentanti varesini delle due anime del partito, quella laica e quella vicina a Comunione e Liberazione, Nino Cainiello, Franco Bottini, Rienzo Azzi e Raffaele Cattaneo che nel suo intervento ha voluto sottolineare il buono stato di salute del partito: «La prima cosa positiva è che andiamo a congresso, cosa che fino a pochi mesi fa non era una cosa scontata. È vero che non ci possiamo permettere di chiudere la porta alla Lega ma dobbiamo definire bene l’alleanza. Il Pdl è un partito forte e non sarà subalterno a nessuno. L’ideale completamento del congresso – ha concluso Cattaneo – devono essere le primarie. Penso che sia necessario lasciare ai cittadini la possibilità di scegliere il proprio candidato. Il valore e la capacita di riconoscere che le ragioni che ci tengono insieme sono più forti da quelle che ci dividono».
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