Apre la prima casa dell’acqua di Busto
L'acqua-point è stato realizzato da Agesp nel quartiere di Sant'Anna. L’acqua costerà solo 5 centesimi al litro ma Agesp ci guadagnerà ben poco
L’Italia è il secondo paese al mondo (dopo il Messico) per consumo di acqua minerale in bottiglia. Eppure l’acqua che sgorga dai rubinetti di casa è salutare, pulita, costantemente controllata ed economica. Agesp ha quindi deciso di andare incontro a chi all’acqua in bottiglia proprio non riesce a fare a meno inaugurando, la mattina del 10 maggio, il primo “Acqua Point” della città. Posizionato a sant’Anna, all’angolo tra via Comerio e via Redaelli, permetterà di prelevare fresca acqua alla spina, naturale o gasata, a 5 centesimi al litro. Gli intenti della ex municipalizzata, quindi, sono sia ecologici, puntando così a ridurre le ingenti emissioni di CO2 legate alla produzione, al trasposto e allo smaltimento delle bottiglie di plastica, ma anche economici. «Né Agesp né il comune hanno speso un euro per questa struttura» spiega Giuseppina Basalari che di Agesp è il presidente.
Infatti, «costruzione e manutenzione della casetta saranno a cura della società IMSA di Garlate», vincitrice di una gara d’appalto. Ma sarà anche la IMSA ad incamerare i proventi della vendita dell’Acqua mentre ad Agesp «saranno corrisposti i litri di acqua prelevati dalla rete». Per spillare l’acqua sarà sufficiente dotarsi di una tessera magnetica (in distribuzione anche nei negozi della zona) e ricaricarla direttamente all’acqua point. Molti i partecipanti alla cerimonia di inaugurazione, dai bambini della vicina scuola agli abitanti del quartiere che hanno preso d’assalto lo stand che distribuiva le prime tessere e borracce e bottiglie di vetro griffate Agesp. E in cantiere ci sono già anche altri acqua point. Spiega sempre Giuseppina Basalari che «entro la fine di maggio entrerà in funzione quello a Marnate» e a seguire a Olgiate Olona per poi tornare a Busto «dove potremmo costruire la seconda struttura davanti alla Manara».
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