Cazzola: “In Regione qualcuno ha sbagliato”
L'assessore alla sicurezza e protezione civile accusa: "Si doveva concordare per tempo un'azione umanitaria seria: gli spazi erano inadeguati"
Paolo Cazzola, l’assessore alla sicurezza, è «umanamente scosso e amministrativamente arrabbiato» di fronte alla vicenda dei profughi provenienti dalla Libia. «Gallarate non è Lampedusa. Si doveva fare di più concordando per tempo un’azione umanitaria seria e giuridicamente sostenibile. Il prefetto di Varese è persona estremamente seria, ma in Regione qualcuno ha sbagliato i calcoli della prima elementare». E Cazzola conclude con un invito a riflettere: «È una parentesi triste per la Lombardia: ciascuno si faccia un esame di coscienza sulle proprie responsabilità di una gestione troppo allegra che non ha saputo prevedereneppure i servizi essenziali di assistenza alle persone, proponendo al contrario un parcheggio a ore presso un centro inadeguato allo scopo e senza alcuna sorveglianza nè il minimo presidio sanitario. Brutto dover ammettere che a questo punto era forse più dignitosa qualche ora in più sui pulmini della protezione civile, assistiti dai nostri bravi volontari,piuttosto che una notte intera abbandonati in una stanza senza nessuno e con un solo bagno per 48 persone. Sono umanamente scosso e amministrativamente arrabbiato. A chi ha fatto questo casino auguro di non dover mai scappare dalla guerra!».
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