Biblioteca in piazza Garibaldi? Il progetto non è tramontato
L'amministrazione vorrebbe partire con un progetto di recupero progressivo di Palazzo Minoletti, partendo dall'ambiente dell'atrio. "Potremmo usarlo per qualche evento già prima di fine anno"
La biblioteca andrà in Piazza Garibaldi? L’idea di portarla nello spazio del Palazzo Minoletti non è da scartare a priori, anzi l’amministrazione comunale ci fa più di un pensiero: "nei prossimi mesi – informano da Palazzo Borghi con una nota che segue alla decisione di trasferimento della biblioteca in viale Milano – sarà elaborato, con contributo di tutti, un progetto relativo a Palazzo Minoletti che potrà essere realizzato per ‘stralci funzionali’. Si terrà conto delle ipotesi già studiate che prevedevano anche la sede definitiva della Biblioteca Civica. L’obiettivo finale è la creazione di un centro multiservizi per la cultura cittadina". Il sindaco Edoardo Guenzani spiega che si vuole procedere sul progetto partendo dal confronto con gli operatori culturali della città: «L’importante è che per Palazzo Minoletti, che non si può lasciare vuoto ma nemmeno si può abbattere visto che è vincolato, si lavori per un progetto che coinvolga tutte le voci della cultura». Questo anche per fare i conti con le critiche di chi in passato aveva considerato la struttura inadatta come sede di biblioteca. Il progetto potrebbe valere dai 3 ai 5 milioni di euro, risorse tutte da trovare visto anche il blocco degli investimenti per il 2012.
Questo non vuol dire, però, che si
voglia lasciare tutto uguale ancora per anni, nel palazzo progettato da uno dei padri del razionalismo italiano: «Un primo passo – spiega il sindaco – potrebbe essere l’eliminazione di tutte le superfetazioni che hanno diviso una serie di ambienti, le pareti divisorie che hanno modificato il progetto dell’architetto Minoletti» (nella foto: gli interni abbandonati). Si potrebbe partire dall’atrio, considerando che questo potrebbe essere uno spazio culturale pregevole, una grande sala affacciata sulla piazza, visibile appena oltre la scalinata di pochi gradini. «C’è la speranza di poterla utilizzare già entro l’anno per ospitare qualche evento», conclude Guenzani. Proprio questa sarebbe la logica dell’intervento per ‘stralci funzionali’: recuperare l’edificio ridando progressivamente una funzione alle parti già recuperate. In vista, magari, del trasferimento della biblioteca.
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