Cantieri a rilento sull’Arcisate-Stabio, la Regione fa il punto sui tempi
Nel mese di aprile l'attività è stata ridotta: le ferrovie e l'impresa appaltatrice, la Claudio Salini, cercano un accordo sull'aumento dei costi e i tempi dell'opera si allungano ancora. Cattaneo: "A breve un incontro"
Cantieri ancora a ritmo ridotto in Valceresio, almeno per una settimana: i problemi tecnici ed economici già emersi a fine 2011 continuano a frenare la costruzione della ferrovia Arcisate-Stabio, ad aprile i lavori si sono quasi fermati e in Valceresio c’è una certa preoccupazione, soprattutto ad Arcisate e Induno, i due paesi dove il cantiere "taglia" in due gli abitati. Nei primi giorni di maggio potrebbe esserci una risposta sui tempi di ripresa delle lavorazioni e sul nuovo programma di completamento dell’opera: «Abbiamo già convocato un nuovo incontro per il 3 di maggio – spiega l’assessore alle infrastrutture della Lombardia Raffaele Cattaneo – per verificare l’avanzamento del confronto che RFI e l’impresa che ha vinto l’appalto si erano impegnati a fare durante questo mese per superare le difficoltà emerse ad aprile». RFI è il gestore della rete ferroviaria italiana (gruppo FS) ed è l’appaltatore della nuova ferrovia da Stabio ad Arcisate e del rifacimento della tratta Arcisate-Induno Olona, mentre l’impresa che ha vinto è la Ing.Claudio Salini costruzioni. «Mi auguro che siano riusciti, siamo ancora in attesa di sapere qual è l’esito di questo confronto in corso».
La questione è tecnica (presenza di arsenico nelle rocce estratte dal sottosuolo, da smaltire adeguatamente) ma anche strettamente economica: la Claudio Salini ha chiesto e ottenuto un significativo aumento delle risorse per portare a termine i lavori per RFI, si sono individuati i siti per lo smaltimento delle rocce con arsenico, ma le difficoltà non sono evidentemente superate. Sta di fatto che l’attività del cantiere è molto ridotta: «Il cantiere – puntualizza Cattaneo – non si è mai fermato, sta continuando la sua attività, anche se certamente non pieno ritmo. Vogliamo riportarli a pieno ritmo il prima possibile». Resta da capire quanto sarà consistente il ritardi nella consegna dell’opera: «Potremo quantificare il ritardo dei lavori solo quando RFI e Salini potranno presentarci il nuovo cronoprogramma, a valle dell’incontro», si limita a dire Cattaneo, in attesa dell’incontro. Fissato per il 3 di maggio, anche se una riunione urgente degli assessori regionali a Roma (tema: i finanziamenti al trasporto pubblico) potrebbe far scivolare avanti la data di qualche giorno.
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