Sea ritira il MasterPlan e il progetto terza pista
Ai primi di luglio è stata avviata la procedura per ritirare la richiesta di ampliamento dell'aeroporto verso Sud
Sea rinuncia alla terza pista e al progetto di ampliamento dello scalo aeroportuale a Sud dello scalo esistente: un passo indietro che chiude un dibattito durato anni, su cui il territorio si è diviso tra voci favorevoli e nettamente contrarie, oltre che su mille dubbi espressi anche dagli enti locali e dal Parco del Ticino. La rinuncia è confermata da diverse fonti interne a Sea, anche se per ora la società di gestione non rilascia dichiarazioni ufficiali, in attesa di un futuro incontro con i Comuni interessati.
L’emissario di Enac – l’ente dell’aviazione civile che 
formalmente presenta i progetti, per conto del gestore aeroportuale – è partito ai primi di luglio per portare a Roma la comunicazione di ritiro del MasterPlan, fermando la procedura di Via, la Valutazione d’Impatto Ambientale (presentato al Ministero dell’Ambiente) il cui percorso era stato avviato ormai da diversi anni, con l’iptesi di un allargamento a Sud su un’area di 330 ettari, oggi a bosco e brughiera. Sea aveva integrato la documentazione nel 2012, poi aveva "congelato" la procedura nel 2013 e poi aveva modificato il progetto con una riduzione anche della superficie di ampliamento destinata alla logistica: il Master Plan comprendeva infatti non solo la terza pista dello scalo, ma anche altre opere aeroportuali e una zona destinata a parco logistico. 
Leggi anche: 2006, lo studio del Mitre e il progetto Terza Pista
S
ull’ipotesi di ampliamento si sono espresse negli anni molte voci, da quelle dei Comitati locali agli enti locali (parere critico aveva espresso anche la Provincia di Varese). Regione Lombardia aveva dato un parere favorevole (pur con qualche riserva), contro questo parere si erano espressi anche il Parco del Ticino, nella comunità espressione di 47 Comuni e 3 Province. Grande mobilitazione è venuta però anche dal basso, dai comitati storici (come Unicomal) alle realtà più recenti, come il comitato No Terza Pista nell’Alto Milanese e l’associazione Viva Via Gaggio, nata per difendere l’area verde del Gaggio, riscoperta dai cittadini ma destinata ad essere sacrificata dall’espansione dello scalo prevista dal Master Plan
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Fotografa l'aereo e litiga con il personale a Malpensa: passeggero lasciato a terra
barbara zanchin su Fotografa l'aereo e litiga con il personale a Malpensa: passeggero lasciato a terra
axelzzz85 su Auto contro una recinzione nella notte a Cassano Magnago: cinque giovani feriti, due in codice rosso
elenera su Auto contro una recinzione nella notte a Cassano Magnago: cinque giovani feriti, due in codice rosso
Felice su Auto contro una recinzione nella notte a Cassano Magnago: cinque giovani feriti, due in codice rosso
Tiberio67 su L'hockey in Kenya e la roulette delle carte di credito. Tornano le storie di "Alla Balaustra" in podcast

  
  







               
		        	
               
		        
               
		        
               
		        
               
		        
               
		        
               
		        
               
		        
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.