Festa della semina, piantate centinaia di piante di Cannabis
Tra la curiosità di residenti e curiosi, sono state seminate le prime piante di canapa. Molti bimbi hanno dato il nome ad altrettante piantine che verranno raccolte in autunno. L’iniziativa una delle prime in Italia

Andrea, Marco, Tony…tanti piccoli che hanno dato il loro nome alle piantine messe nel terreno questa mattina sabato 4 aprile a Orino dove è stata piantata Cannabis Sativa (nella foto).
La pianta, un tempo piuttosto diffusa anche a queste latitudini e da cui si traevano fibre vegetali e farine alimentari, è sparita dopo essere assurta nell’immaginario collettivo come incubatrice di pericolose sostanze pricotrope.
Beninteso: a concentrazioni elevate di principio attivo, le infiorescenze della cannabis diventano marijuana, e si possono fumare, subendone i famosi effetti. Ma le piante con poco, pochissimo thc (è questo il nome del principio attivo che fa girare la testa ndr) possono venir piantate e consumate per i diversi usi, tranne appunto quello ricreativo: con queste foglie sarebbe impossibile.
La Proloco di Orino, in Valcuvia, è stata la prima in Italia ad attivare un progetto di questo genere. Il suo presidente, Marco Moscatelli, che gestisce in paese un negozio di giardinaggio dove vengono venduti anche semi di cannabis potenzialmente con principio attivo molto più forte e che difatti sono “da collezione” (non si possono piantare altrimenti si commetterebbe un reato punito con la reclusione ndr) ci tiene a sottolineare che l’associazione ricreativa ha come obiettivo quello di sensibilizzare sull’impiego di questa sostanza, magari partendo dai più piccoli.
Per questo oggi molti bimbi del paese hanno seminato nel giardinetto dietro la Proloco diverse piantine che tra pochi giorni spunteranno dalla terra e che porteranno proprio il loro nome. Poco distante, nei prati fra Azzio e Gemonio è stato dissodato un campo di quasi mille metri quadri seminato a spaglio: i semi sono stati lanciati come per altre piante, ad esempio il granturco che proprio qui viene coltivato.
«Per essere in regola si deve piantare una varietà che ha un principio attivo non superiore a 0,2 – ha spiegato Moscatelli, che oggi pianterà metà del sacco da 25 chili di semi (foto) che proviene dalla Francia – . La raccoglieremo a settembre per dedicarci alle diverse applicazioni che questa pianta offre: già oggi alla Proloco si possono assaggiare diverse preparazioni, dalla pasta ai biscotti alle tisane, che vengono prodotte proprio con la cannabis».
Proprio come quella che oggi è stata seminata ai Luveditt, così si chiama la località pianeggiante della Valcuvia. Le piante verranno sottoposte ai controlli da parte delle forze dell’ordine che potranno liberamente verificare il livello di tbc in esse contenuto.
Ora non resta che attendere il tempo della vendemmia che qui in Valcuvia – terra della “Val di Matt” – si preannuncia più insolita che mai.
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