Whirlpool, si apre uno spiraglio per Caserta
I vertici della multinazionale si sono detti disponibili a pensare soluzioni diverse che al momento non hanno
Un piccolo spiraglio per evitare la chiusura dello stabilimento di Carinaro in provincia di Caserta c’è: riportare in Italia una parte della produzione fatta in Polonia da Whirlpool-Indesit. È questa l’unica novità emersa nell’ultimo incontro al Mise (ministero dello sviluppo economico) tra i vertici della multinazionale americana e le parti sociali.
La Polonia, che produce tutta la bassa gamma di elettrodomestici del gruppo, in questi anni non si è dimostrata efficiente né sui tempi di consegna né sulla qualità, elementi che potrebbero giocare a favore di Carinaro in un ipotetico trasferimento di una parte dei volumi di produzione.
I vertici di Whirlpool-Emea rappresentati dall’ad Davide Castiglioni, Francesca Morichini e Carmine Trerotola, hanno continuato ad illustrare il piano industriale nel dettaglio, rendendosi comunque disponibili a pensare soluzioni diverse che al momento non hanno.
Al Mise era presente anche la rsu di Cassinetta, Chiara Cola (Uilm), Tiziano Franceschetti (Fim), Matteo Berardi (Fiom) e i segretari nazionali Michele Zanocco per la Fim Cisl, Michela Spera per la Fiom Cgil e Rocco Palombella e Gianluca Ficco per la Uilm.
La protesta dei lavoratori di Caserta è arrivata nel frattempo sul tetto della fabbrica, dove sei dipendenti hanno protestato contro la chiusura dello stabilimento.
Il prossimo incontro al ministero è previsto per venerdì 8 maggio.
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