La Riforma della Sanità approvata in commissione

La Commissione sanità vota la Riforma sanitaria che dal 14 luglio arriverà in consiglio. FI non approva il sistema di organizzazione territoriale. L'ospedale di Varese rimane tra i nodi da sciogliere

maroni

A un anno dal varo dalla presentazione del Libro Bianco, la Regione ha un testo su cui confrontarsi. In commissione sanità questa mattina, lunedì 29 giugno, è stato approvato il testo , di 32 articoli, che inizierà il suo iter il 14 luglio per la discussione in aula che dovrebbe concludersi al massimo il 6 agosto.  Si sono espressi a favore Lega Nord, Lista Maroni, Forza Italia, NCD e Fratelli d’Italia; contrario Patto Civico, non hanno partecipato al voto uscendo dalla sala i rappresentanti di PD e M5Stelle.

Gli altri 8 titoli della legge 33 (dall’art.33 all’art.121, inerenti argomenti sanitari di carattere tecnico e specialistico) saranno invece oggetto di una revisione successiva che sarà affidata a un nuovo provvedimento legislativo

L’annuncio è stato dato dallo stesso presidente della Commissione Fabio Rizzi con un Tweet:

La riforma approvata oggi, però, evidenzia alcuni compromessi frutto del braccio di ferro tra i partiti di maggioranza. Innanzitutto l’ alleggerimento dei tagli di poltrone: le tanto annunciate riduzioni finiranno per interessare poco più del 12% delle posizioni apicali: in pratica dagli attuali 162 manager si dovrebbe passare a 143. Il contenimento limitato è legato alla revisione delle ASST ( ex aziende ospedaliere) dove aumenteranno i manager perché oltre all’attuale terna manageriale, si aggiungerà un direttore sociale.

Le 8 nuove Agenzie di Tutela della Salute (ATS)  nei fatti sostituiranno le attuali 15 Aziende Sanitarie Locali (ASL) e avranno compiti di programmazione dell’offerta sanitaria, di accreditamento delle strutture sanitarie e sociosanitarie, di negoziazione e acquisto delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie. Alle Aziende Socio Sanitarie Territoriali(ASST) spetterà invece il compito di erogare le prestazioni sanitarie e sociosanitarie: al posto delle attuali 29 Aziende Ospedaliere, è prevista l’istituzione di 22 ASST a cui si aggiungono 3 aziende ospedaliere istituite per presenza di ospedali con più di mille posti letto (Niguarda, Brescia e Bergamo).Questo passaggio, però, non è stato indolore : Forza Italia e Fratelli di Italia hanno manifestato la propria contrarietà mentre NcD ha chiarito che andranno apportate modifiche durante la discussione d’aula. Tra i nodi da sciogliere legati alla territorializzazione, resta ad esempio il futuro delle attuali quattro aziende ospedaliere di carattere universitario: Monza, Varese, San Paolo e Sacco di Milano.

Molto soddisfatto si è detto il Presidente Roberto Maroni: « Sono soddisfatto dell’esito di questo lavoro che ha registrato l’approvazione della maggioranza. C’è solo stata l’astensione di Forza Italia su un allegato che riguarda l’organizzazione territoriale, su cui abbiamo opinioni diverse, ma che è una cosa minima. Contrariamente a chi sostiene che il nuovo sistema non porterà vantaggi, voglio ricordare che la sola istituzione di un’unica stazione appaltante per tutto il settore porterà a un risparmio di 400 milioni di euro che verranno tutti reinvestiti in sanità. È una grande riforma perché dimezza le Asl e anticipa il futuro sistema socio sanitario e le esigenze future della popolazione. Il sistema dei controlli sarà svolto da un’agenzia indipendente e questa sarà una vera novità. Ora il nostro obiettivo è quello di arrivare all’approvazione entro la prima settimana agosto così da essere pronti per settembre. Respingo, quindi, al mittente alcune critiche non vere. È stato un lavoraccio, non scontato, ma sono felice di essere arrivato al termine».

Ricordiamo che, attualmente, il budget lombardo del comparto sanità è di 18,4 miliardi di euro e assorbe circa l’80% delle risorse.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Giugno 2015
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