Un tranquillo weekend di lavoro per il Soccorso Alpino

Sono giorni impegnativi per il Soccorso Alpino nella nostra provincia: le belle giornate e il periodo di vacanza portano a un maggior frequentazione dei nostri monti, quindi a possibili incidenti di ogni entità.

Pochi giorni fa in zona alpe Duno si è intervenuto per la ricerca di un anziano allontanatosi da casa e avvistato poi in una zona particolarmente impervia; poche ore dopo le squadre del Soccorso Alpino hanno individuato il corpo di un ragazzo disperso dal mattino in zona Picuz, sulle alture di Sangiano.

Nel week end appena concluso la centrale SOREU 118 ha allertato i tecnici per prestare soccorso a un escursionista infortunatosi a una caviglia e impossibilitato a muoversi su un sentiero a circa 2 ore da Monteviasco. L’infortunato è stato soccorso, medicato e accompagnato in Pronto Soccorso a Luino.

Nemmeno il tempo di riordinare i materiali e giungeva una nuova richiesta di soccorso: sulle alture di Maccagno un’anziana era caduta da un muretto a secco in una zona piuttosto impervia. Una prima squadra del Soccorso Alpino ha raggiunto velocemente l’infortunata provvedendo a una prima stabilizzazione e medicazione. L’ubicazione piuttosto impervia del ferito ha suggerito ai tecnici di richiedere l’intervento dell’elisoccorso e la centrale operativa SOREU 118 provvedeva a inviare sul posto l’elicottero collocato a Milano Niguarda.

In questo genere di interventi l’utilizzo dell’elisoccorso è una risorsa estremamente utile: si tratta infatti di un elicottero che trasporta sul luogo dell’incidente un medico rianimatore, un infermiere e un tecnico del Soccorso Alpino. Solo questi mezzi aerei possono imbarcare una barella e mettere a disposizione del medico un completo set di strumenti e apparecchi utili alla rianimazione cardiopolmonare e più in generale al soccorso urgente.

Il week end si è poi concluso con un ultimo intervento nei boschi di confine sulle alture di Porto Ceresio: un’escursionista svizzera era scivolata procurandosi una dolorosa frattura alla gamba. La donna è stata localizzata da una prima squadra del Soccorso Alpino che ha provveduto a un pèrimo soccorso, facendo poi convergere sul punto dell’incidente i mezzi e i materiali necessari. Per questo specifico intervento è stato possibile garantire anche un’assistenza sanitaria qualificata sin dai primi minuti dopo l’incidente, infatti un medico è stato accompagnato dal ferito, gestendo così al meglio ogni aspetto di natura sanitaria.

Abbiamo chiesto a Luca Boldrini – responsabile del Soccorso Alpino CNSAS per la provincia di Varese – di farci questa breve sintesi degli ultimi giorni con lo scopo di conoscere meglio questo gruppo di volontari.

Boldrini vuole però andare oltre, pensando anche al prossimo futuro che per gli amanti dei boschi coincide con la raccolta dei funghi, un periodo delicato per quanto riguarda soccorsi e ricerche.

Pare opportuno ricapitolare quali siano i comportamenti da tenere al fine di evitare incidenti o di saper gestire al meglio anche situazioni spiacevoli. In primo luogo utilizzare calzature adeguate: al bando gli stivali! Non addentrarsi per boschi da soli e lasciare sempre detto dove si intende andare.
Inoltre, non fare troppo affidamento sul telefono cellulare: non in tutte le zone abbiamo una copertura del segnale telefonico e le batterie stesse posso esaurirsi. In caso di necessità il numero d’emergenza a cui fare riferimento è il 112.

Al Soccorso Alpino preme sottolineare come ogni intervento sia sempre più spesso un lavoro di squadra, anche complesso, nel quale sono coinvolti oltre ai tecnici del Soccorso Alpino anche operatori di differenti enti a cui si aggiungono ovviamente alle forze dell’ordine. Dal lavoro di tutte queste persone dipende la buona riuscita di un intervento.