Dario Balotta: “Un rincaro che scoraggia gli automobilisti”
Il presidente dell'osservatorio Onlit: "Il sistema “tosa” gli utenti a un livello tale, da tenerli lontani dalle autostrade, così da renderle inutili"
Il rincaro delle tariffe di Pedemontana, (+1%), e di alcuni tratti autostradali annunciato dal Ministero delle Infrastrutture dei Trasporti è duramente contestato da Dario Balotta, presidente di Onlit, l’Osservatorio Nazionale delle Liberalizzazioni nelle Infrastrutture e Trasporti
“Va cambiato il meccanismo di calcolo, da rapina, delle tariffe autostradali che ha permesso anche quest’anno aumenti doppi rispetto al tasso d’inflazione – scrive Dario Balotta, in una nota. Ad oltre metà della rete sono stati autorizzati aumenti del pedaggio dell’1%, per ora solo sospesi al resto della rete.
Su tutte le autostrade scatterà un aumento del telepass che raddoppierà il suo canone mensile da 0,7 a 1,5 euro”. (A partire dal 2016, mentre il contratto Telepass standard non subirà alcuna variazione, verranno unificati i contratti Premium e Premium Extra: in questo modo, a chi sceglierà il pacchetto Premium, e pagherà l’abbonamento di 1,5 euro al mese, verrà esteso anche il soccorso stradale sulla viabilità ordinaria, in aggiunta al servizio già attivo di assistenza sulla rete autostradale a pedaggio ndr)
“Nonostante i gestori autostradali abbiano ridotto i costi di gestione con l’automatizzazione – continua Balotta-, la riduzione dell’occupazione e della sicurezza, continuano a vedersi, autorizzati dal Governo, aumenti di tariffe del tutto ingiustificati. La rete autostradale è la più vecchia d’Europa e già abbondantemente ammortizzata, i traffici sono in ripresa e sono stati sempre in crescita nel passato trentennio, esclusi gli ultimi due anni.
Discorso diverso per le nuove, inutili e semivuote autostrade della Lombardia che hanno anche loro aumentato il pedaggio, Pedemontana (+1%) e Tem (+2%).
Se per le vecchie concessionarie sono gli utenti ad essere “tosati” da tariffe sempre in aumento, per le nuove tratte il sistema è anche peggiore, perché “tosa” gli utenti a un livello tale, da tenerli lontani dalle autostrade, così da renderle inutili. Per le nuove tratte, i conti non tornano ed è lo Stato a coprirne i “buchi”.
Insomma le nuove costosissime autostrade non si ripagano perché vuote, quelle vecchie , già ampiamente pagate, fanno extraprofitti. Un paradosso a cui dovrebbe mettere ordine l’Autorità di Regolazione dei Trasporti.”
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