Openjobmetis brutta, stanca ma vincente in Coppa
I biancorossi, con rotazioni ridotte e diversi giocatori insufficienti, battono 85-81 gli austriaci di Guessing e restano in testa al girone. Mercato: si spera ancora in Stone

Certe partite sono dei veri e propri atti di fede per i tifosi. Quella giocata (e vinta) dalla Openjobmetis contro i campioni d’Austria del Guessing rientra senza alcun dubbio tra queste e forse proprio il risultato finale positivo (85-81) è la sola cosa da salvare in una serata in cui proprio non si può parlare di buon basket. Anzi, nemmeno di basket sufficiente, considerando pure l’infortunio al pivot titolare degli Knights, l’americano Wright, che ha bilanciato le assenze di Cavaliero e Campani.
L’incredibile serie di erroracci finali, con rimesse e passaggi consegnati direttamente nelle mani degli increduli austriaci, ha fatto da degna conclusione a una partita che, mettendo in campo maggiore attenzione e concentrazione, si sarebbe potuta chiudere molto prima. Un po’ come a Larnaca, la Openjobmetis approccia anche bene il match, ma poi – complici stanchezza e rotazioni ridotte, ma anche una buona dose di sufficienza e disattenzione – tutto si fa più difficile. I 14 punti di vantaggio raggiunti dai biancorossi svaniscono e la seconda metà di partita diventa un’arrancante corsa spalla a spalla, nel tentativo di fare l’indispensabile per vincere.
L’apporto buono arriva dai lunghi, soprattutto da Davies che dopo aver toccato il fondo trova un ultimo quarto d’ora determinante, concreto e battagliero (23 punti, 18 rimbalzi) permettendo a Varese di arrivare alla volata con un margine minimo ma sufficiente a vincere. Però le prove cattive dei vari Wayns (un colpo nel secondo periodo forse lo mette in difficoltà), Galloway (certe scelte sono imbarazzanti) e pure Varanauskas tengono sulla corda i tifosi fino alla liberatoria sirena del 40′.
La Openjobmetis sale così in testa al Girone V (2 vinte, 1 persa) al pari di Larnaca che ha sorpreso Minsk sul proprio terreno. Il gruppo però è più aperto che mai, e di certo la trasferta in Bielorussia non è la prova complessivamente più agevole per spiccare il volo, soprattutto se il livello di gioco sarà quello visto questa sera.
MERCATO – Intanto non si chiude la trattativa con Julyan Stone: l’americano ha giocato poco meno di 20′ nella vittoria in coppa di Gaziantep sugli svedesi di Soedertaelje, con 4 punti e 4 rimbalzi. A Varese si spera ancora in un suo segnale, almeno fino a giovedì sera, poi giocoforza l’obiettivo di mercato dovrà cambiare. Ha giocato bene invece nella stessa squadra l’ex Andy Rautins che a sua volta potrebbe voler lasciare quel lembo di Turchia così vicino alla Siria…
COLPO D’OCCHIO – Si va sotto il minimo sindacale anche di Fiba Cup per la sfida tra Varese e i campioni austriaci di Guessing, che per lo meno contribuiscono all’incasso con una trentina di tifosi di mezza età che prendono posto in tribuna est. Per il resto, sono davvero poche centinaia le persone sugli spalti.
PALLA A DUE – Torna a referto Galloway per Varese: Moretti preferisce preservare l’acciaccato Kuksiks in vista di Caserta e sceglie il figliol prodigo di Philadelphia per completare una rosa ridotta a soli dieci uomini, giovani compresi. Ferrero è la guardia accanto a Wayns; roster e quintetto misti Usa-Austria invece per coach Zollner.

LA PARTITA – Varese approccia bene la gara e dopo pochi minuti trova con Ferrero il break che porta i biancorossi su un giusto e tranquillizzante 25-16 della prima sirena. L’esterno piemontese è protagonista anche in seguito, ma i compagni non lo aiutano: c’è spazio per il giovane Rossi, più rassicurante in regia rispetto a Varanauskas. Un piccolo infortunio a Wayns peggiore le cose e all’intervallo sono solo 5 i punti di margine (39-34).
Il terzo periodo regala sprazzi di basket amatoriale: Varese si fa acchiappare subito e comincia un lungo testa a testa, pur restando sempre in vantaggio o alla pari. Per fortuna dopo il 25′ si risveglia Davies che inizia a produrre in attacco e regala un break che sembra il trampolino per la vittoria (59-50 al 30′).
IL FINALE – Non è così, perché Varese torna a commettere errori banali; a Davies in attacco si aggiunge per qualche azione Faye, ma gli esterni continuano a faticare e concedono canestri di fila a uno spiritato Klepeisz autore di 14 punti nell’ultimo periodo. La Openjobmetis ha un piccolo tesoretto da difendere nei 2′ finali: i biancorossi non tremano in lunetta con Wayns e Galloway, ma gli stessi americani perdono palloni in modo imbarazzante. Guessing approfitta dei regali, arriva fino al -2 prima di arrendersi 85-81. Al ritorno, vincere in Austria non è così scontato.
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