Sigarette, una rivoluzione a tappe

A poco più di un giorno dalla riforma del fumo, Intervista al tabaccaio di terza generazione Carlo Imparato: alla scoperta dei particolari di norme che diventeranno effettive nel 2017

Personaggi generiche

Sarà una rivoluzione a tappe, quella del fumo in Italia: se alle cicche di sigarette i fumatori dovranno stare attenti fin d’ora, e il fumo in macchina è già vietato da ieri, per la sparizione dei pacchetti di sigarette da 10 pezzi e di quelli al mentolo o aromatizzati i passaggi saranno più sfumati, e dalle tabaccherie spariranno solo a metà dell’anno prossimo.

Perchè? «La normativa prevede che le aziende di sigarette possano continuare a produrre i pacchetti da dieci sigarette fino a metà maggio – spiega Carlo Imparato, terza generazione per la tabaccheria del centro di Varese, in piazza Giovine Italia, che porta il suo nome –  Dopodichè hanno tempo circa 3 mesi per farli uscire dal loro deposito e farli arrivare a Logista, il distributore unico delle sigarette in Italia. Poi, c’è tempo fino a fine ottobre per farle arrivare di depositi alle tabaccherie. A questo punto, le tabaccherie hanno tempo fino a fine maggio 2017 per esaurire definitivamente le scorte. Da quel momento in poi, non dovrebbe trovarsi più ne un pacchetto di sigarette da dieci, ne un pacchetto di sigaretta definito mild o light, nè uno aromatizzato, nè – infine – un pacchetto di tabacco per sigaretta inferiore ai trenta grammi».

A regime quindi, niente più minipacchetti o minibuste di tabacco («Un provvedimento, quello che elimina le “piccole dosi”, che vuole limitare il fumo dei giovanissimi: sono loro i principali utlizzatori di pacchetti che costano 2 euro e mezzo contro i 5 e rotti “regolari”o acquirenti di tabacco in piccola quantità» spiega Imparato), e niente sigarette aromatiche. Ma per la loro scomparsa totale bisognerà aspettare metà 2017. Per chi è appassionato di sigarette al mentolo, potrà essere  ancora possibile la gita in Svizzera, ma bisogna ricordare che costerà cara: lì i pacchetti di sigarette costano molto più che in Italia: mai meno di 7 franchi.

Nella normativa rientrano anche le sigarette elettroniche: «Quelle senza nicotina sono vendibili anche ai minorenni, quelle che hanno anche una minima percentuale di nicotina dichiarata sono considerate come sigarette normali».

Qualcuno, a poche ore dall’entrata in vigore della legge, ha già chiesto informazioni sulle nuove norme? «Qualcuno si, ma pochi. Paradossalmente, i fumatori più anziani, che vogliono capire meglio cosa succederà»

Ci saranno vendite di accessori poco usati prima, d’ora in poi? «Non so. Ma, sarà un caso, tra ieri e oggi sono arrivati in tre a chiedermi dei posaceneri da borsetta o da viaggio… la paura delle multe può incidere. Anche se li in realtà finchè non si cambia la mentalità, non ci sono portaceneri che tengano. E poi, con l’arrivo delle immagini choc sui pacchetti di sigarette, mi aspetto che tornino in auge le scatole copripacchetti di sigarette. Ma, anche qui, dipende: i fumatori potrebbero abituarsi a quelle immagini, e non avere più bisogno di nasconderle in una scatola».

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 03 Febbraio 2016
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